• Giugno 22, 2023
di Giuseppe Pellicanò

Immigrazione

Minori stranieri, Biffoni: “Serve un sistema organizzato, non può ricadere tutto sui Comuni”

il Sindaco di Prato e delegato ANCI all’Immigrazione e Politiche per l’Integrazione è intervenuto ad un convegno di Save The Children
Minori stranieri, Biffoni: “Serve un sistema organizzato, non può ricadere tutto sui Comuni”

Matteo Biffoni, Sindaco di Prato e delegato ANCI all’Immigrazione e Politiche per l’Integrazione intervenendo al convegno organizzato da Save The Children “Proteggere e sostenere i percorsi di crescita: quale accoglienza per i minori stranieri non accompagnati?” ha dichiarato: “Sono necessari centri di prima accoglienza per i ragazzi in arrivo, con funzione di identificazione, accertamento dell’età e screening psico-sociosanitario, per poi inserire il minore, dopo poche settimane dall’arrivo, nei progetti del sistema di accoglienza e integrazione SAI”.
“L’immigrazione non è un tema che si governa in campagna elettorale – continua Biffoni – ma un fenomeno strutturale con cui dobbiamo confrontarci tutti. Soprattutto, per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati, non lo si può lasciare solo ‘sulle spalle’ dei sindaci e dei servizi sociali dei Comuni. Serve un sistema organizzato e strutturato per affrontare una sfida da cui passa il futuro dei ragazzi che arrivano in Italia e del nostro stesso Paese”.
“Non si può pensare che per un paese come l’Italia, tra le dieci potenze economiche mondiali – prosegue il sindaco di Prato – sia un problema la gestione di poco più di 20 mila minori stranieri non accompagnati che arrivano ogni anno. Siamo convinti che il governo ha capito l’importanza di affrontare questo tema, anche se l’emendamento Anci al ‘Decreto Cutro’ per finanziare quattromila posti aggiuntivi della rete Sai per i minori non è stato accolto”, ha aggiunto.
“Tuttavia, malgrado le nostre aspettative di soluzione, i Comuni continuano ad impegnarsi nel dare risposte a situazioni spesso complesse. Ad esempio, il Comune di Cremona si è fatto carico dell’accoglienza di 470 minori, ben oltre i 100 legati ad un progetto già approvato, e lo ha fatto ospitandoli persino in alcuni alberghi in Friuli. Mi chiedo come si possa seguire al meglio il loro inserimento a tanti chilometri di distanza dal Comune che accoglie”.
Eppure, secondo il delegato Anci all’Immigrazione, la soluzione strutturale ci sarebbe. “Serve un sistema organizzato con centri di primissima accoglienza, anche per l’eventuale rintraccio di familiari, e inserimento nei progetti SAI dedicati ai MSNA, che necessitano di essere ampliati per rispondere concretamente alle necessità di accoglienza. I fatti dimostrano che l’accoglienza ordinaria nei territori, primo passo verso una reale integrazione, funziona quasi sempre. Se problemi ci sono stati finora – ha concluso Biffoni – li abbiamo dovuti registrare nella cosiddetta ‘accoglienza’ straordinaria, che nasce appunto dall’emergenza e dalla carenza di un sistema organico”.