- Agosto 8, 2025
Immigrazione e accoglienza
Minori stranieri, Anci: “Ritardi nella copertura delle spese ai Comuni, va potenziato il SAI”
"Nelle città il numero di MSNA presi in carico diventa talmente alto da risultare insostenibile. per questo il SAI, va adeguatamente potenziato”
Da alcuni mesi è emersa un’insufficienza di copertura delle spese dei Comuni italiani connesse all’accoglienza dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA), a valere sul Fondo nazionale dedicato, che sta preoccupando molto i Sindaci e che allo stato non trova risposte rassicuranti. Lo evidenzia l’Anci in una nota facendo riferimento al Fondo pari a 115 milioni di euro nel 2025, destinato a ristorare in via emergenziale le spese dei Comuni per i MSNA presi in carico fuori dai sistemi di accoglienza nazionale.
Si fa presente che a fronte di una presenza di 16.497 MSNA sul territorio nazionale (dati MLPS), sono poco più di 6000 i posti SAI dedicati ai MSNA, e poco meno di 1500 quelli nei CAS minori. È dunque necessario, oltre a ristorare i Comuni delle spese finora sostenute, ampliare in modo significativo, come ormai si prospetta da tempo ma senza passaggi conclusivi, la capienza del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) dedicato ai minori, così da consentire a tutti i MSNA di essere presi in carico all’interno di un sistema che coniuga sostenibilità economica e buona integrazione. Occorre ricordare infatti che le risorse afferenti al Fondo hanno natura di contributo “nei limiti delle risorse disponibili”. Aspetto particolarmente scivoloso, come l’ammanco di risorse oggi evidenzia. Il SAI rappresenta invece una certezza, anche a tutela delle finanze dei Comuni, con finanziamenti stabili, certi e programmabili, mai venuti meno negli oltre vent’anni di attività, dotato di corposi dispositivi di controllo e monitoraggio, tanto sulle rendicontazioni quanto sulla qualità dei percorsi di presa in carico.
La questione è tanto più complessa nelle città in cui il numero di MSNA presi in carico diventa talmente alta da risultare insostenibile. Anche da questo punto di vista il SAI, se adeguatamente potenziato, può rappresentare un meccanismo naturale di governance e leva di equa distribuzione, per piccoli numeri, sull’intero territorio nazionale