• Dicembre 18, 2017
di anci_admin

Siglato protocollo intesa Anci Moige.

Insieme per combattere bullismo e cyberbullismo

Il Protocollo d’intesa è finalizzato a coinvolgere le amministrazioni locali, le scuole e la cittadinanza in iniziative orientate alla prevenzione e al contrasto di tutte le forme di bullismo e cyberbullismo.
Insieme per combattere bullismo e cyberbullismo

Anci e Moige (Movimento Italiano Genitori) – Onlus che da 20 anni promuove iniziative volte a contrastare le grandi emergenze sociali e a proteggere i minori – da oggi insieme per combattere il bullismo e il cyberbullismo.
Il Presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro e la presidente del Moige Maria Rita Munizzi hanno sottoscritto oggi a Roma un Protocollo d’intesa finalizzato a coinvolgere le amministrazioni locali, le scuole e la cittadinanza in iniziative orientate alla prevenzione e al contrasto di tutte le forme di bullismo e cyberbullismo.
Il Protocollo ha come obiettivo: il contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei giovani coinvolti, vittime o responsabili degli illeciti; la sensibilizzazione e formazione dei ragazzi e delle ragazze sull’uso consapevole delle nuove tecnologie e alla diffusione della cultura della “navigazione” consapevole.
“L’infanzia è il periodo più bello della vita – afferma il presidente dell’Anci Antonio Decaro –. Ci si prepara a diventare adulti, bravi cittadini ma si stringono anche quei legami che ognuno di noi porta con sé per sempre. Relazioni fondamentali per la crescita dei nostri figli e il nostro compito è vegliare su di loro, ascoltandoli e sostenendoli. Per questo Anci sostiene l’attività del Moige ed è per questo che ci impegneremo a diffondere in modo capillare sul territorio le linee guida del protocollo affinché diventino il pane quotidiano per i giovani e i loro educatori. La rete è una grande ricchezza ma può essere anche un’arma che, come ci racconta la cronaca quotidiana, fa tante vittime proprio tra i ragazzi. Prevenire e insegnare che il rispetto degli altri passa, oggi, anche da una buona educazione digitale, diretta alla scoperta delle mille opportunità offerte dalle new technology ma anche dei rischi che si corrono sui social network, è un dovere che dobbiamo assumerci tutti come adulti”.
“La collaborazione con Anci ci consente di essere ancora più vicini agli amministratori locali, ai docenti, ai minori e alle famiglie che si trovano coinvolti in atti di bullismo o cyberbullismo” – dichiara Maria Rita Munizzi, Presidente nazionale del Moige. “Per questo invitiamo tutti i sindaci e gli amministratori a contattarci. Il nostro compito è essere presenti e raggiungibili, incontrare tutti coloro che hanno bisogno di aiuto e sostegno. Ma è importante anche continuare a parlare di bullismo e cyberbullismo ai nostri ragazzi e ai loro genitori per prevenire il verificarsi di nuovi episodi. Solo accrescendo le conoscenze sul fenomeno si contribuisce a combatterlo”, conclude Maria Rita Munizzi.
Secondo i dati emersi da una ricerca dell’Università La Sapienza di Roma per il Moige si evidenzia un generale e preoccupante atteggiamento di sottovalutazione degli effetti dei comportamenti in rete. Basti considerare che l’82% dei minori non considera grave insultare, ridicolizzare o rivolgere frasi aggressive sui social. Mentre l’86% ritiene che le conseguenze per la vittima non siano gravi e che, considerato che non si dà luogo a violenza fisica diretta, l’atto aggressivo verbale può essere considerato non grave e irrilevante.
Per tali ragione, Anci e Moige promuovono anche? il “Centro mobile di sostegno e supporto per le vittime del cyberbullismo”, nato con l’obiettivo di agire in situazioni di emergenza, assicurando sostegno e aiuto concreto ed immediato alle famiglie e ai figli vittime del fenomeno. Il centro è a disposizione di scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, piazze, centri di aggregazione giovanile.
Con questa campagna, infatti, Moige e Anci agiranno sul territorio, attraverso le proprie strutture territoriali per diffondere il protocollo e le iniziative che ne derivano.