• Febbraio 24, 2017
di anci_admin

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M’illumino di meno – Le azioni di ‘condivisione’ e anti spreco nei Comuni italiani

Affrontare un processo complesso e di problematica realizzazione - soprattutto in una Regione come l...

Affrontare un processo complesso e di problematica realizzazione – soprattutto in una Regione come la Campania – offrendo soluzioni semplici. Con questo obiettivo, all’indomani della crisi dei rifiuti della Regione del 2008, era partito il progetto “Campania differenzia”, promosso dal ministero dell’Ambiente ed attuato da un partenariato coordinato dall’Anci. Il progetto concluso a dicembre 2016 ha raggiunto l’obiettivo.
Due, in particolare, i principi cardine realizzati: la ricostruzione di un clima di dialogo e collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte nella gestione del ciclo dei rifiuti, e la realizzazione di una serie di ‘kit’ a favore dei Comuni: strumenti operativi, moduli, accesso a banche dati, maggiore conoscenza e circolarità delle best practice.
Tra i diversi aspetti su cui si è concentrato il progetto, come ad esempio la realizzazione di un kit per accompagnare i Comuni nell’attuazione della legge regionale 14/2016, riguardante le “Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti”, uno riguarda la messa a sistema e la condivisione delle migliori esperienze per la riduzione degli sprechi, con un particolare focus al recupero del cibo invenduto e farmaci non scaduti. Per quanto riguarda la riduzione degli sprechi alimentari, grazie al lavoro con le scuole e con i Comuni, il progetto ha consentito addirittura di anticipare i risultati richiesti dalla legge Gadda (n. 166/2016), entrata in vigore lo scorso settembre.
Il progetto Campania differenzia ha concluso il suo iter di seminari tecnici lo scorso 21 dicembre a Napoli, coinvolgendo direttamente i principali Comuni: Napoli, dopo le tappe di Salerno (13 dicembre), Avellino (14 dicembre), Benevento (15 dicembre) e Caserta (16 dicembre). Sul fronte delle scuole, sono state coinvolti a Salerno un Istituto Comprensivo tra i più popolosi dei capoluoghi campani, il Barra-Lanzalone, e a Caserta il Liceo multidisciplinare Manzoni. Le attività sono state realizzate sotto forma di laboratori dedicati alle classi della primaria e della secondaria e, in modo più complesso, per il target dei liceali, con momenti di condivisione a scuola, di analisi dello spreco a mensa e dello spreco domestico con rilevazioni a casa, tutti gestiti dagli esperti del Last Minute Market. Insieme sono state realizzate calamite da attaccare ai frigoroferi delle rispettive famiglie e cartoline con il decalogo anti-spreco elaborato dai bambini. Di rilievo quindi il coinvolgimento dei rispettivi nuclei familiari e il forum per l’individuazione  delle buone pratiche anti spreco da riportare alle amministrazioni locali.
A Napoli, un’equipe del Dipartimento Scienze politiche dell’Università Federico II di Napoli, coordinata dal direttore Marco Musella, ha condotto un’analisi campionaria sugli esercizi presenti nel centro storico, quantificando l’entità dello spreco nel circuito della ristorazione e cercando di stimarne l’impatto economico in termini di smaltimento. Ciò ha prodotto una pubblicazione descrittiva dell’analisi e dell’esperienza condotta realmente al centro storico di incontro domanda-offerta nel recupero dei pasti invenduti.
Il progetto ha condotto anche un’indagine qualitativa, dalla quale è emerso che la frazione organica rappresenta quasi il 55% de totale dei rifiuti da raccolta differenziata. Da tutte queste analisi, e facendo riferimento alle indicazioni del Consorzio Italiano Compostatori (Cic), emerge una qualità tendenzialmente alta dei rifiuti raccolti con la differenziata, che ne consente il trattamento presso gli impianti di compostaggio. Si tratta di un’indagine unica in Italia, che ha permesso di avvalorare la necessità di dare linfa al compostaggio, domestico e di comunità, anche su scala più ampia.
Il progetto “Campania differenzia” ha avuto un ulteriore coronamento con la realizzazione di una serie di servizi e strumenti di supporto al progetto, consultabili attraverso il portale www.campaniadifferenzia.anci.it. Sul portale sono disponibili, tra le altre cose, i dati su tutti gli aspetti della raccolta differenziata in Campania, la normativa di riferimento, le buone pratiche, gli studi effettuati, gli strumenti di lavoro disponibili, una selezione di risposte alle domande più comuni riguardo la gestione associata del servizio di igiene urbana.
Con il partner Last Minute Market Anci sta portando a termine una serie di azioni dirette ai comuni, in particolare sulla riduzione per le utenze non residenziali dell’aliquota Tari in caso di redistribuzione dei prodotti alimentari, proprio attuando la legge 166. Anci è partner anche della rete Sprecozero.net, altro esempio virtuoso della sharing economy e dell’innovazione sociale e che riunisce nella logica della condivisione molte amministrazioni locali e regionali per fornire strumenti concreti e utili all’incremento delle politiche locali di contrasto ad ogni forma di spreco: cibo, energie, acqua, farmaci, rifiuti, mobilità.
L’obiettivo di Anci è di estendere prassi, azioni e strumenti a tutti i comuni italiani che vogliano attuare politiche di riduzione dello spreco e di contenimento delle risorse, tra cui economiche. Da questo punto di vista il contesto dei Programmi operativi regionali alimentati dai fondi strutturali 2014-2020 è particolarmente interessante e favorevole nella dotazione dei fondi e per la coerenza con gli obiettivi stretegici da realizzare in tutte le Regioni.
Inoltre attraverso la formazione degli amministratori più giovani nella Scuola Giovani Amministratori l’Anci sta portando avanti proprio i temi più sfidanti per la ripresa dell’economia locale nel nostro Paese, ad esempio l’innovazione sociale, l’economia circolare, l’efficienza energetica, la decarbonizzazione e la sostenibilità anche tramite la lotta allo spreco e la mobilità. (com)