- Dicembre 7, 2016
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Milano – Sala consegna i suoi primi Ambrogini: “Tutta la città è da premiare”
"In fondo un po' tutta la Milano di oggi è da Ambrogino". Il sindaco di Milano Gius..."In fondo un po’ tutta la Milano di oggi è da Ambrogino". Il sindaco di Milano Giuseppe Sala è alla sua prima consegna da sindaco meneghino degli Ambrogini, le civiche benemerenze che ogni anno la città riconosce alle personalità e alle organizzazioni che si sono distinte per l’impegno a favore della città. E nel suo discorso riconosce alla città quella sua anima generosa "pronta a dare il meglio di sè per spostare il traguardo comune un po’ più in là".
Tra le 36 benemerenze che ha assegnato, spicca il nome di Letizia Moratti, colei che da sindaco l’aveva voluto a Palazzo Marino come city manager, e che ha visto assegnarsi la medaglia d’oro all’unanimità dal centrosinistra e dal centrodestra. Ma c’è anche il nome di Antonio Albanese, il
comico amico del sindaco che, come dice la motivazione, "è riuscito a raccontare le trasformazioni del nostro Paese coniugando comicità e drammaticità e facendo della sua città l’osservatorio e il luogo nel quale i suoi personaggi hanno preso forma".
Se questi sono stati i nomi più noti al grande pubblico, insieme a quello di Mario Lavezzi, la sala del teatro Dal Verme si è scaldata quando a salire sul palco è stato don Aldo Geranzani, il rettore del collegio San Carlo di Milano. Una vera e propria standing ovation riconosciuta a questo prete che ha speso la sua vita "per i suoi ragazzi". Anche il nome di Arjola Dedaj ha toccato la platea milanese. Lei, accolta da Milano dopo un viaggio dall’Albania con il fratello e il papà per raggiungere la mamma, ha onorato "il nostro Paese e la sua città d’adozione con importanti risultati sportivi" come atleta paralimpica non vedente.
"Alle ultime Paralimpiadi di Rio – ricordano le motivazioni – ha rappresentato Milano correndo i 100 metri e stabilendo il nuovo primato italiano nella finale del salto in lungo nella categoria dei non vedenti". Applaudita anche la medaglia d’oro a Paolo Hutter e al compagno Paolo Oddi attivisti gay premiati per il loro impegno "in prima linea nelle battaglie per i diritti civili e sociali della nostra città". Accanto a queste che sono state alcune delle 15 medaglie d’oro assegnate ci sono stati una medaglia d’oro alla memoria, a Mariella Borasio e gli attestati andati tra gli altri all’Unità reati predatori della Polizia Locale di Milano, all’Ostello Bello, all’Associazione italiana sommelier – Delegazione di Milano e al Progetto "Ekotonos" della Casa Circondariale San Vittore. (com/ef)