- Agosto 7, 2017
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Milano – Al via lavori quartiere a basso impatto energetico, a fine intervento famiglie potranno risparmiare 30% elettricità
Milano punta sempre di più ad essere una 'smart city' attenta al risparmio energetico. Sono ... Milano punta sempre di più ad essere una ‘smart city’ attenta al risparmio energetico. Sono partiti questa mattina, alla presenza del sindaco, Giuseppe Sala e dell’assessore alle Attività produttive, Cristina Tajani, i lavori dei primi due edifici per il primo quartiere a basso impatto energetico della città. Si tratta dei lavori di riqualificazione energetica dei condomini di via Verro 78 b e via Tito Livio 7, zona Porta Romana, che rientrano nel più ampio programma di interventi previsti dal progetto europeo ‘Sharing Cities’ che, oltre a Milano, coinvolge Londra (capofila), Lisbona e tre città follower (Bordeaux, Burgas e Varsavia).
"Milano è migliorata in termini di minor contributo all’inquinamento del traffico – ha osservato il sindaco -, non abbastanza dal punto di vista del riscaldamento e anche della diffusione delle nuove fonti di energia abbiamo da fare ancora molto". Il progetto, del valore complessivo di 25 milioni di euro, ha consentito all’amministrazione comunale di intercettare risorse europee per circa 8,6 milioni di euro in quattro anni.
Queste somme consentiranno, tra l’altro, la riqualificazione di cinque edifici di proprietà privata e un edifico pubblico (il complesso di via San Bernardo 29 a Chiaravalle) per un totale di 25mila metri quadrati di unità residenziali. Inoltre saranno sviluppati sistemi di gestione energetica integrata e installazione di 300 lampioni intelligenti wi-fi dotati di sensori di vario tipo. Tutti gli interventi previsti nei condomini sono stati co-progettati con l’ascolto e la partecipazione dei residenti al fine di coinvolgerli nella trasformazione del quartiere. Al temine degli interventi le famiglie potranno contare su un risparmio energetico compreso tra il 50 e il 60 per cento rispetto agli attuali consumi di riscaldamento e del 30 per cento sui costi dell’elettricità. (com/gp)