• Maggio 12, 2015
di anci_admin

Comunicati Stampa Anci

Mezzogiorno – Fassino e Decaro a De Vincenti: “Serve incontro su politiche mirate, gravi incertezze”

Il presidente dell’ANCI Piero Fassino ed il delegato ANCI per il Mezzogiorno Antonio Decaro ha...

Il presidente dell’ANCI Piero Fassino ed il delegato ANCI per il Mezzogiorno Antonio Decaro hanno chiesto un incontro urgente al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, ‘’per poter riflettere complessivamente sulle politiche di sviluppo che il Governo adotta per il Mezzogiorno, verificare i criteri con cui si procede alle rimodulazioni degli investimenti programmati, discutere dell’allargamento ai Comuni delle forme di governance adottate per la programmazione degli investimenti destinati allo sviluppo e alla coesione’’.
La preoccupazione manifestata dall’ANCI nasce da una serie di considerazioni riguardanti proprio le politiche per il Mezzogiorno, che Fassino e Decaro enunciano nella missiva al Sottosegretario: a fronte degli effetti della crisi economica, più marcati nel Mezzogiorno, del ‘’depauperamento economico e finanziario’’ che ha colpito soprattutto  i Comuni delle Regioni ‘Convergenza’, e dello slittamento dei cicli di spesa dei fondi europei, sommato all’affanno nell’assorbimento delle risorse già stanziate nei programmi operativi, ‘’si fa fatica – spiegano gli esponenti dell’ANCI – ad assicurare in tutto il territorio nazionale livelli omogenei di servizi a cittadini e imprese’’.
A questo si aggiunge il fatto che ‘’le risorse aggiuntive del Fondo sviluppo e coesione, destinate alla riduzione del divario territoriale, non costituiscono più una base affidabile di programmazione e vedono i Comuni esclusi dalla Cabina di regia per la programmazione del Fondo’’.
Infine, sottolineano Fassino e Decaro, ‘’la recente decisione, adottata in Legge di stabilità, di ridurre di 3,5 miliardi il Piano di azione e coesione per finanziare una misura nazionale di incentivazione alle assunzioni pur condivisibile, produce una situazione di grave incertezza poiché molte amministrazioni avevano già programmato investimenti sul territorio e si apprestavano a realizzare opere che ora dovranno inevitabilmente interrompere o rinviare’’.