- Marzo 27, 2014
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Mercato immobiliare – Nomisma, timidi segnali di ripresa nelle 13 città di media dimensione
Anche se sul futuro pesa il macigno della "componente creditizia", nelle 13 città d...Anche se sul futuro pesa il macigno della "componente creditizia", nelle 13 città di medie dimensioni, cioè Ancona, Bergamo, Brescia, Livorno, Messina, Modena, Novara, Parma, Perugia, Salerno, Taranto, Trieste e Verona, il mercato immobiliare registra segnali di un "timido miglioramento". E’ quanto emerge dal monitoraggio svolto dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare di marzo, curato da Nomisma che, in una nota, sottolinea come “l’incertezza dell’attuale congiuntura economica e le strategie allocative del sistema bancario espongono il settore immobiliare a fluttuazioni dentro un quadro che, in alcune sue componenti, si mostra in tendenziale miglioramento”.
Secondo il ‘pensatoio’ bolognese, se nei maggiori mercati italiani qualche segnale di cambiamento si è manifestato nel corso della seconda metà del 2013, anche nei 13 mercati intermedi si scorgono i primi segnali di inversione del ciclo, che possono essere ragionevolmente ascritti ai primi mesi dell’anno in corso. Le compravendite di immobili hanno subito una forte contrazione nel 2012, alla quale ha fatto seguito un nuovo calo, di entità decisamente minore, nel 2013. Si tratta di una tendenza comune a tutti i mercati urbani, sia metropolitani sia provinciali".
Negli ultimi cinque anni, rileva Nomisma, "in Italia il mercato delle compravendite si è ridimensionato del 41 per cento nel settore residenziale (cioè 280.900 transazioni in meno, mediamente 56.200 all’anno) e del 46 per cento per quello degli immobili destinati al terziario e al commercio. La lettura d’insieme – scrive l’istituto – è di progressivo esaurimento della forte spinta recessiva e di graduale stabilizzazione del mercato su quantità che, rispetto al periodo pre-crisi, si sono ridimensionate tra il 40-50 per cento. (gp)