- Luglio 14, 2015
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Meeting Cultura e Turismo – Gnassi: “Turismo interpreta cambiamento, serve politica industriale”
“Il Turismo è un settore che più degli altri interpreta i cambiamenti degli stil...“Il Turismo è un settore che più degli altri interpreta i cambiamenti degli stili di vita. Serve perciò una politica industriale per mettere in rete il settore, che passa dalla riqualificazione urbana e dalla dotazione di servizi efficienti per i city user che vengono nel nostro Paese. E’ sbagliato parlare, come abbiamo fatto fino ad ora, di ‘turismi’. E’ arrivato il momento di un’Italia condivisa e come Anci ci stiamo impegnando su questo. Il cambiamento o lo si subisce o lo si interpreta, noi vogliamo interpretarlo con politiche di sistema”. Cos’ il delegato al Turismo e sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, in un passaggio del suo intervento al meeting su Cultura e Turismo organizzato oggi a Roma dall’Anci, in collaborazione con il Mibact.
“Il turismo è il nostro petrolio – ha detto Gnassi – e grazie alla legge 106 abbiamo avviato una inversione di tendenza. Il turismo fai da te che va avanti da solo non funziona più. Servono spazi urbani adeguati, servizi, app per quelli che non sono più turisti ma cittadini temporanei delle nostre città. Per la prima volta – ha continuato il sindaco di Rimini – il governo ha messo in campo un approccio integrato con strumenti precisi per individuare e perseguire una filiera che definisca una politica industriale del settore. I viaggiatori di oggi sono sempre meno inconsapevoli e se i nostri ‘giacimenti’ turistici e culturali sono inadeguati lo scarto tra potenza attrattiva e ritorni effettivi rischia di allargarsi”.
Gnassi ha poi auspicato un rilancio delle azioni per permettere ai visitatori che scelgono l’Italia di non fermarsi nelle grandi città ma di girare il Paese nel suo complesso. “Chi arriva nei grandi hub, penso a Roma, Firenze e Venezia, deve essere messo nelle condizioni di spostarsi agevolmente. Penso, nel caso di Rimini, a quanti vantaggi porterebbe avere potenziare e valorizzare il corridoio adriatico per consentire a chi arriva a Venezia di visitare tutta la costiera adriatica che è già dotata di un corridoio su ferro. Collegare le grandi città con l’hinterland è centrale – ha concluso il delegato al Turimo dell’Anci – e su questo anche le Regioni dovrebbero fare la propria parte attrezzando, facendo sinergia, le rispettive infrastrutture viarie per favorire uno spostamento agevole dei turisti nel territorio”. (ef)