- Marzo 10, 2015
Notizie
Matrimoni gay – Tar Lazio: “Annullamento disposto solo da Autorità giudiziaria ordinaria”
"L'annullamento di trascrizioni nel registro dello stato civile di matrimoni contratti da perso..."L’annullamento di trascrizioni nel registro dello stato civile di matrimoni contratti da persone dello stesso sesso, celebrati all’estero, può essere disposto solo dall’Autorità giudiziaria ordinaria" e quindi "il Ministero dell’Interno e le Prefetture non hanno il potere di intervenire direttamente annullando le trascrizioni". E’ quanto si legge in una nota del Segretariato generale della giustizia amministrativa in cui si riportano le motivazioni con cui "il Tar del Lazio, Sezione I Ter, all’esito dell’udienza del 12 febbraio 2015, ha accolto i ricorsi aventi ad oggetto i provvedimenti con i quali il Prefetto di Roma ha annullato le trascrizioni nel registro dello stato civile presso il Comune di Roma" e "la relativa circolare del Ministro dell’Interno del 7.10.2014".
Il Tribunale amministrativo ha in sostanza accolto il ricorso di alcune coppie omosessuali contro il decreto emesso il 31 ottobre dal prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro che disponeva l’annullamento della trascrizione delle loro nozze nell’apposito registro istituito dal sindaco Ignazio Marino. Il decreto di Pecoraro dava seguito alla circolare del ministero dell’Interno che chiedeva ai rappresentanti del governo sul territorio a intimare ai sindaci la cancellazione di quegli atti compiuti extra legem.
Nel comunicato del Segretariato generale si precisa tuttavia che “nel decidere tali controversie, il giudice amministrativo ha eseguito una ricognizione della normativa comunitaria e nazionale e della giurisprudenza costituzionale e di legittimità, giungendo ad affermare che l’attuale disciplina nazionale non consente di celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso e, conseguentemente, matrimoni del genere non sono trascrivibili”.
Detto ciò, il sindaco Marino accoglie la sentenza con soddisfazione. "Avevo sempre affermato che, pur non essendo un esperto di giurisprudenza, sul caso delle normative nazionali e comunitarie fosse di fatto un dovere del sindaco trasmettere il documento di un’unione avuta all’estero di due persone della propria città – ha dichiarato ieri alle agenzie -. Quanto accaduto con il Tar, per me non è una sorpresa”, ha precisato Marino sottolineando che “prima di fare le trascrizioni in Campidoglio abbiamo fatto una doverosa e diligente verifica di tutte le normative nazionali e comunitarie".
Marino ha poi auspicato che quanto accaduto possa "essere da stimolo per il Parlamento, affinché si possa provvedere a sollecitare un testo all’interno di un percorso e di un dibattito parlamentare. Perché siamo rimasti in Europa i soli accanto alla Grecia". (fdm)