• Dicembre 16, 2025
di Ufficio stampa

Affitti brevi

Manfredi: “Consulta riconosce potere regolatorio dei Comuni. Ora regole chiare e cornice unitaria”

Il presidente Anci commenta la sentenza della Corte in merito alla legge Toscana sulle locazioni turistiche brevi. "La pronuncia, che ha validato l'attribuzione di poteri regolatori ai Comuni capoluogo di provincia e a quelli ad alta intensità turistica, stabilisce un precedente fondamentale per la governance urbana nazionale".
Manfredi: “Consulta riconosce potere regolatorio dei Comuni. Ora regole chiare e cornice unitaria”

L’ANCI accoglie con grande soddisfazione la sentenza della Corte Costituzionale in merito alla legislazione della Regione Toscana sulle locazioni turistiche brevi. La pronuncia, che ha validato l’attribuzione di poteri regolatori ai Comuni capoluogo di provincia e a quelli ad alta intensità turistica, stabilisce un precedente fondamentale per la governance urbana a livello nazionale.
“La Corte Costituzionale – ha commentato Gaetano Manfredi, presidente dell’Anci – finalmente ha dato un segnale inequivocabile: i Comuni sono il livello istituzionale più adeguato per gestire e bilanciare gli effetti delle locazioni turistiche brevi. Come ha evidenziato la sentenza, questi problemi si concentrano e variano enormemente sul territorio. È il Comune che conosce i suoi quartieri, i suoi bisogni abitativi e il suo tessuto sociale. Questo riconoscimento del nostro potere regolatorio è essenziale non solo per tutelare l’integrità del nostro patrimonio storico e culturale, ma soprattutto per preservare la coesione sociale e garantire un’offerta abitativa a lungo termine che sia accessibile per i nostri concittadini”. La sentenza conferma l’urgenza di riconoscere uno spazio regolatorio chiaro e definito per i Comuni, finalizzato a conciliare gli interessi economici dei proprietari e degli utenti con quelli contrapposti di tipo sociale e urbanistico. La Corte ha legittimato l’azione degli enti locali, in linea con quanto già avviene in numerosi ordinamenti europei (come Francia, Germania, Regno Unito e Spagna), dove la disciplina delle locazioni turistiche è strettamente legata al governo del territorio. Viene così rafforzata la posizione dei Comuni che, come Venezia e Bologna, hanno già agito introducendo limiti attraverso i regolamenti edilizi oppure, come Firenze, intervenendo con delibera in attuazione della norma regionale. Il Presidente ANCI ha inoltre evidenziato la chiarezza della Corte nel ribadire un principio chiave: la destinazione di un immobile residenziale a locazione turistica non può essere considerata elemento essenziale del diritto di proprietà. “Questo principio – ha sottolineato Manfredi – ci dice che il diritto di proprietà non può prevalere indefinitamente sul diritto all’abitazione e sulla necessità di un ordinato assetto del territorio. I Comuni devono poter intervenire, in un delicato bilanciamento di interessi, per evitare la desertificazione dei centri storici e la trasformazione del tessuto residenziale in un mero complesso ricettivo”.
Dall’ANCI arriva quindi l’appello al Governo e al Parlamento: “Chiediamo un intervento regolatorio unitario nazionale che, nel definire regole chiare e certe, dia finalmente a tutti i Comuni caratterizzati da importanti flussi turistici i pieni e necessari poteri regolatori in materia di locazioni brevi. Solo così – conclude il presidente dell’Anci – potremo garantire a tutti i Comuni, senza il rischio di ricorsi e in un quadro di regole certe, strumenti per un razionale e ordinato assetto del territorio che supporti un turismo sostenibile e rispettoso delle nostre comunità”.