• Marzo 18, 2015
di anci_admin

Comunicati Stampa Anci

Mafia – Gruppo di lavoro ANCI individua criticita’, 100 comuni con infiltrazioni marcate al Centro-Nord

Fornire ai Comuni una rete ed un supporto ulteriore per la lotta alla criminalita’ organizzata...

Fornire ai Comuni una rete ed un supporto ulteriore per la lotta alla criminalita’ organizzata, con un occhio specifico rivolto alle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel Centro-Nord. Con quest’obiettivo è stato presentato oggi a Milano il lavoro presentato oggi a Milano dall’ANCI, alla presenza fra gli altri del delegato ANCI alla Sicurezza Luigi de Magistris, dell’assessore alla Sicurezza di Milano Marco Granelli, del vicepresidente di ANCI Lombardia Federica Bernardi, del sindaco di Pavia Massimo Depaoli, del responsabile dell’area Sicurezza e Legalità dell’ANCI Antonio Ragonesi e del giornalista Klaus Davi.
Il gruppo di lavoro dell’Associazione ha individuato in particolare 101 Comuni (tra i quali anche Roma Capitale), all’interno dei quali la presenza mafiosa e’ risultata fortemente minacciosa per il tessuto sociale ed economico dei territori. Si tratta di territori presenti nelle relazioni dei Ros, della Dia, della Commissione antimafia, dei Comuni con immobili confiscati, dei Consigli comunali sciolti per infiltrazioni. Sulla base di questi dati, il gruppo di lavoro ha stilato una mappatura completa di tutte le regioni del centro-nord, compresi Abruzzo, Umbria, Marche e Lazio. In Lombardia, ad esempio, sono 28 i Comuni con presenza mafiosa accertata, 20 con immobili confiscati, un Consiglio comunale sciolto per infiltrazioni, In Liguria, sempre a titolo esemplificativo, si contano 9 Comuni con presenza accertata, 2 Comuni con immobili confiscati e un consiglio comunale sciolto per infiltrazioni mafiose.
L’iniziativa presentata oggi – ultima tappa in ordine di tempo del lavoro portato avanti dall’ANCI contro la criminalita’ organizzata gia’ a partire dalla Carta di Lamezia del 2010 – si propone di realizzare iniziative di supporto ai Comuni e di rafforzamento del presidio della legalità. ‘’La particolare aggressione che le ‘ndrine stanno dispiegando nei piccoli Comuni ma non solo – afferma Ragonesi – pretende una risposta ferma da parte delle istituzioni tutte, come ha recentemente ricordato il procuratore di Bologna Alfonso in occasione della pubblicazione degli atti che hanno prodotto decine di ordini di custodia cautelare.  La prima risposta dovuta da parte delle istituzioni più prossime ai cittadini e’ una risposta che punta all’efficacia degli interventi amministrativi con maggiore semplificazione della burocrazia, maggiore autonomia organizzativa e con una volontà di coinvolgimento attivo dei cittadini. Il percorso intrapreso continua e come ANCI saremo presenti venerdì e sabato prossimi all’iniziativa organizzata da Libera, sempre a Bologna. Avvieremo una serie di appuntamenti per dare vita a nuovi ed efficaci strumenti di contrasto alle mafie’’.
Per questo, il gruppo di lavoro si attiverà per la promozione dello scambio di informazioni fra Comuni, in modo da consentire loro di operare in sinergia; per l’elaborazione di alcune proposte chiare ed efficaci in tema di appalti; per l’utilizzo dei media al fine di innalzare il livello di attenzione dell’opinione pubblica e stimolare, a partire dal portale dell’ANCI, la messa a disposizione delle informazioni e lo scambio di buone pratiche; per la realizzazione di percorsi di formazione mirata al personale degli enti locali; per l’elaborazione di proposte in favore dei Sindaci e degli amministratori che sono stati oggetto di attentati intimidatori.
 Il gruppo di lavoro che portera’ avanti queste iniziative, inoltre, si propone di sensibilizzare il Governo all’adozione immediata di una norma sulla sicurezza urbana il cui articolato e’ stato condiviso nei giorni scorsi tra il presidente dell’ANCI Piero Fassino ed il Ministro dell’Interno Angelino Alfano.
 
‘‘Le mafie – afferma de Magistris – si possono sconfiggere non solo con la repressione, ma anche con una rivoluzione culturale. Purtroppo corruzione e criminalita’ sono fattori che uniscono il Paese da Nord a Sud, non ci sono isole felici ne’ territori persi per sempre. Ai sindaci vanno dati gli strumenti e le risorse per dare dignita’ e vita ai propri territori. In questo modo si puo’ togliere terreno alle mafie’’.