- Marzo 15, 2016
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Mafia – Alfano in commissione parlamentare: “Tutor e commissari ad acta invece di scioglimento Comuni”
"Da tempo si fa strada l'idea che, in sostituzione di sanzioni afflittive, si possano proficuam..."Da tempo si fa strada l’idea che, in sostituzione di sanzioni afflittive, si possano proficuamente applicare misure di carattere terapeutico, che non comportino l’interruzione delle attività da parte degli organi ordinari, ne’ il loro allontanamento definitivo ma l’affiancamento con interventi mirati di commissari ad acta e tutor". Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nel corso di un’audizione alla Camera in Commissione Antimafia, soffermandosi sui limiti della norma attuale per lo scioglimento dei Comuni per infiltrazioni mafiose.
Su questo punto il responsabile del Viminale ha evidenziato come "la norma non contempla soluzioni meno traumatiche ma non meno efficaci per riportare l’amministrazione sui binari di una maggiore correttezza legalitaria. E’ un vuoto legislativo che non può essere colmato efficacemente da interventi di sola supplenza amministrativa”. Alfano ha anche riferito che dalla data del suo insediamento come ministro dell’Interno, il 28 aprile 2013, sono stati 25 i provvedimenti di scioglimento dei comuni per infiltrazioni mafiose, secondo l’articolo 143 del testo unico sugli enti locali.
Il titolare del Viminale ha aggiunto che di questi sono ancora in corso 17 commissariamenti: 8 in Calabria, 4 in Sicilia, 3 in Campania, 1 in Puglia, 1 nel Lazio. Inoltre, sempre dal 28 aprile 2013 fino ad oggi, sono state attivate 33 commissioni d’accesso presso altrettanti enti comunali. Le attività ispettive hanno riguardato soprattutto il sud: 9 sono stati gli accessi in Calabria, 7 in Sicilia, 5 in Campania, 4 in Puglia. Gli altri sono stati al centro nord: 5 nel Lazio, 2 in Emilia Romagna, 1 in Liguria. (gp)