- Ottobre 15, 2025
Finanza locale
Manfredi: “L’imposta di soggiorno non può diventare un bancomat”
Il presidente Gaetano Manfredi esprime la contrarietà dell'Anci alla copertura della spesa sociale con fondi vincolati al turismo
“Esprimiamo la nostra contrarietà in merito alla norma inclusa nel recente decreto-legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Pur apprezzando la proroga dei limiti massimi dell’imposta di soggiorno anche per il 2026, ci preoccupa la disposizione che prevede di destinare una quota dell’eventuale gettito aggiuntivo alle coperture delle spese comunali per i minori e l’assistenza agli alunni disabili. Ribadiamo la priorità e l’urgenza della questione che abbiamo sollevato come ANCI, che riguarda la crescita significativa delle spese a carico dei bilanci comunali, ormai vicine al miliardo di euro annuo. La necessità di affrontare questo squilibrio finanziario è centrale per la sostenibilità dei servizi locali.
Tuttavia, ciò che il Governo propone ci sembra una “soluzione tampone” e incerta nel quantum, che scarica sui bilanci comunali una spesa che spetta allo Stato. L’imposta di soggiorno non costituisce un’entrata libera, ma è stata concepita per finanziare le spese direttamente collegate all’impatto dei flussi turistici (come mobilità, decoro urbano, rifiuti, sostegno alle strutture ricettive). L’utilizzo di questa imposta per finanziare spese obbligatorie per il sostegno a minori e disabili – che per loro natura sono spese statali – rischia di snaturare il principio fondante dell’imposta stessa. Pur rispondendo a un’esigenza immediata, questa impostazione va a riversare sui turisti e sui bilanci comunali (tramite un vincolo) oneri che sono di competenza statale, distogliendo risorse essenziali per le politiche turistiche locali.
In uno spirito di leale collaborazione istituzionale, chiediamo al ministro Giorgetti un incontro urgente e costruttivo per discutere approfonditamente questa norma e le relative previsioni nel disegno di legge di Bilancio. Convinti che si possano individuare insieme soluzioni finanziarie più strutturali ed efficaci per sostenere i Comuni nel far fronte ai loro crescenti oneri sociali, garantendo al contempo che l’imposta di soggiorno mantenga la sua funzione originaria a beneficio della filiera turistica”.