- Febbraio 9, 2017
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Libri – Le metropoli del presente e la nuova feroce classe media
Se visitate qualche città nel mondo scoprirete che ci sono più cose tra il cielo e la ...Se visitate qualche città nel mondo scoprirete che ci sono più cose tra il cielo e la terra di quante si riuscirebbe a immaginare, per parafrasare l’Amleto di Shakespearee. Prendete l’austera e autoritaria Singapore: “negli ultimi anni da grigia banca d’Oriente si è trasformata in una specie di ininterrotto parti finanziario, alcolico, turistico e tecnologico, e ha ancora nel suo corpus la galera per la pratica omosessuale, benché la tolleri”, Questa immagine la prendo da Scrittori dalle metropoli di Andrea Berrini (Iacobelli, pp. 12,90, euro 189).
Berrini, che è scrittore, editore e imprenditore, incontra cinque autori in quattro città simbolo del continente asiatico, sempre più protagonista globale: Pechino, Mumbai, Delhi e Singapore. L’area intorno a Pechino, con gli anelli esterni su un diametro di 50 km, si organizza in blocchi di edifici difesi da un previdente filo spinato elettrico. Così apprendiamo che nella Cina contemporanea, dove il comunismo non c’è più, si allarga la forbice tra classe media e le caterve di lavoratori manuali, spesso migranti temporanei. Prima o poi qualcuno prenderà di mira le ricchezze accumulate. E la middle class cinese è quella che Zhu Wen racconta nei suoi libri: di una strampalata ferocia, distruttiva e autodistruttiva, senza regole e senza bussole. E anche a Delhi, che sfavilla di ricchezza e futuro con lo sfarzo in vetrocemento dei grattacieli, la classe media esclude una fetta sterminata di popolazione, confinata nella periferia, in quel nulla e quella sterpaglia arida che aggira la metropoli. (flp)