• Giugno 5, 2017
di anci_admin

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Libri – Avvistamenti, Santa Severa, la monnezza medievale

 Immaginate che interesse possa avere per noi una “monnezza” medievale!  Rica...

 Immaginate che interesse possa avere per noi una “monnezza” medievale! 
Ricapitoliamo. A un’ora da Roma  si trova, nel borgo del castello di Santa Severa,  una meraviglia archeologica che consiglio a tutti gli appassionati di storia antica (romana e bizantina, anzitutto). Nel 2007  gli scavi archeologici in piazza della Rocca, sotto la direzione di Flavio Enei (che è  Direttore del Museo del Mare e della Navigazione Antica di Santa Severa), hanno  prima scoperto inaspettatamente  un cimitero e poi una chiesa paleocristiana della metà del V secolo, che dunque non si trova sotto la chiesa successiva, cinquecentesca). Oggi la chiesa, e in particolare  le murature dell’abside – chiesa costruita   su una precedente villa romana, a pianta rettangolare con abside centrale a tre navate scandite da colonne e pilastri – si può contemplare dall’alto attraverso un lastrone di vetro.  Ma soprattutto si è scoperto che la chiesa era una immensa discarica, risalente ai secoli XIII e XIV, quando fu abbandonata: una discarica piena di tutti i rifiuti dell’epocae cioè ossa di animali, uova, bottoni, ceramica per mangiare e cucinare, etc. Uno specchio fedele della vita quotidiana: secondo Italo Calvino una persona –  e dunque una civiltà –  è definita proprio da ciò che consuma e getta via.
 Ora il castello riapre dopo dieci anni di chiusura e dopo che è stato sventato uno sciagurato tentativo di venderlo a privati (discoteca? Ipermercato?).  Nel grande  cimitero del IX secolo,  affiorato con gli scavi,  si è trovato anche   un   sarcofago in marmo contenente lo scheletro di un individuo adulto di sesso maschile di circa 60 anni, riverso in una posizione innaturale e scomposta:   era stato punito? Forse, più verosimilmente,  si tratta di una  manomissione del sarcofago  per un furto di oggetti. (flp)