- Agosto 10, 2018
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Libri – Avvistamenti. Romanzi per l’estate: circumnavighiamo la nostra mente
Cristoforo Colombo era un pessimo scrittore, e infatti non abbiamo resoconti interessanti del suo vi...Cristoforo Colombo era un pessimo scrittore, e infatti non abbiamo resoconti interessanti del suo viaggio. Ma al fianco di Ferdinando Magellano c’era invece un grande scrittore, Antonio Pigafetta, e perciò della sua circumnavigazione del globo (1516) possiamo disporre di una ricca testimonianza. A questa e a un romanzo di Stefan Zweig del 1938 si è ispirato Gianluca Barbera, che ha voluto seguire quell’ itinerario – Magellano, Castelvecchi, euro 17,5, pp. 237 – inventando un personaggio, Juan Sebastian del Cano, detto il Perro, il nocchiero della nave Trinidad al fianco di Magellano, che si è appropriato dei quaderni di Pigafetta e del diario di bordo del comandante. Un romanzo scritto con ritmo, piglio epico e intrecciando modelli diversi, tra alto e basso, tra cultura alta e pop. Melville, Stevenson, Conrad, Jack London, Edgar Allan Poe, Maupassant, ma anche Corto Maltese, l’Uomo mascherato, il Sandokan televisivo di Kabir Bedi, qualche eco perfino dello spaghetti western. L’autore ha detto, con onestà e senso dell’humour, che lui sta a Stevenson come Sergio Leone o Corbucci stanno a John Ford. Dunque una libera rilettura della grande epica, che mescola manieristicamente mitologie e iconografie di provenienza diversa. Una operazione postmoderma, si direbbe, ma senza autocompiacimento letterario e invece con un amore autentico per i viaggi in mare e l’avventura. Sapendo, come qui leggiamo, che “Conosci il tuo abisso e saprai ogni cosa”. Oggi è forse scomparso l’altrove (a parte qualche angolo della foresta amazzonica) ma sempre resta la curiosità umana verso l’avventura conoscitiva della esplorazione del proprio abisso. Una lettura da ombrellone, che risveglia il sapore dell’epica d’antan e che ci permette di viaggiare con la fantasia in luoghi un po’ reali e un po’ salgariani. (flp)