- Ottobre 20, 2017
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Libri – Avvistamenti, lettura dopo la Fiera di Francoforte
Da poco si è conclusa la Fiera del Libro di Francoforte e, dati statistici alla m...Da poco si è conclusa la Fiera del Libro di Francoforte e, dati statistici alla mano, si riconferma una tendenza negativa per quanto riguarda la lettura nel nostro paese (i dati arrivano dall’AIE, Associazione Italiana Editori). Tendenza dovuta probabilmente più alla crisi economica che alla espansione del Web o degli ebook (la cui vendita si ferma al 3,5%), oltre che ad una endemica disaffezione degli italiani alla lettura. C’è chi non acquista neppure un libro all’anno.
Secondo i dati dell’AIE la percentuale di coloro che non leggono neanche un libro all’anno tocca oggi il 57% della popolazione (rispetto al 55% del 2013, ndr).Le vendite dei libri nei primi mesi del 2014, inoltre, registrano un calo del 4,3%. Un dato che, a partire dal 2011 va peggiorando senza arrestarsi.A star peggio di noi c’è solo la Grecia, i cui però si vendono molto i libri di poesia, mentre in Italia – patria di poeti, santi e navigatori – si vendono a poche centinaia di copie! Cosa si può fare? La promozione della lettura non manca. Ad esempio torna infatti, dal 23 al 28 ottobre la quarta edizione di Libriamoci: giornate di lettura nelle scuole, promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca attraverso la Direzione Generale per lo Studente e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – attraverso il Centro per il libro e la lettura. Libriamoci si rivolge alle scuole di tutta Italia, dall’infanzia alle superiori, invitandole a includere nelle attività scolastiche delle sei giornate momenti di lettura ad alta voce svincolati da ogni valutazione scolastica.
Tre i filoni tematici suggeriti, ai quali insegnanti e studenti possono aderire o ispirarsi: Lettura e ambiente, Lettura e solidarietà, Lettura e benessere. Ma evidentemente non basta. Forse bisogna dire chiaramente, in qualsiasi campagna di promozione della lettura, che questa è sì un piacere sublime, ma non è soltanto un piacere (intendo dire: un piacere naturale, come mangiare un gelato). Implica anche autodisciplina, sforzo, fatica. Come del resto l’apprendimento di uno strumento o una qualsiasi attività sportiva.E poi: non è necessario legere tanti libri, diventare lettori bulimici. Bastano pochi libri essenziali, capaci però di cambiare la vita, di spezzare, come scrisse Kafka, il mare gelato dentro di noi. (flp)