- Ottobre 18, 2016
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Libri – Avvistamenti, la geografia vince sulla storia
Un po’ esagerando si potrebbe dire che i nostri romanzieri scrivono quasi soltanto guide...Un po’ esagerando si potrebbe dire che i nostri romanzieri scrivono quasi soltanto guide turistiche. La geografia sembra riprendersi una rivincita sulla storia. Anzitutto la collana Laterza “Contromano”, con le città via via raccontate dagli scrittori, e poi tanti libri usciti negli ultimi anni: da City di Baricco a Cotrona, Pavolini, Albinati, Biondillo, Affinati, etc. che ci raccontano i loro luoghi, il paesaggio, il territorio. Quasi una rivoluzione tolemaica, così come quella avvenuta anche negli studi della geografia, che avrebbe due anime ben distinte tra loro: da una parte l’egiziano Tolomeo (inventore della cartografia) e dall’altra lo stoico Strabone, che critica la cartografia, e cioè la riduzione del mondo a una mappa, la quale deforma la realtà: ad esempio Europa e Sud America negli atlanti sembrano di uguale estensione mentre la seconda è circa il doppio della prima. E oggi ha vinto Strabone perché Internet ci costringe a pensare il mondo come rete e circolarità. Un discorso da verificare sfogliando l’ultimo numero della rivista “Granta”/Italia (Rizzoli, pp.270, euro 22) è dedicato appunto alla Geografia, con 15 contributi di altrettanti scrittori, quasi tutti italiani. Segnaliamo solo il bell’intervento dell’inventore della “paesologia”, l’irpino Franco Arminio, che ci offre alcune abbaglianti descrizioni di paesi/città, come, Matera, città-paesaggio “soffiata dall’interno” o Procida, che non è un’isola ma “un paese in mezzo al mare”. (flp)