- Ottobre 9, 2017
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Libri – Avvistamenti, la città si fa con gli altri
La sostenibilità in architettura non riguarda solo gli espeti. Come ha detto un sindao france...La sostenibilità in architettura non riguarda solo gli espeti. Come ha detto un sindao francee “la città si fa con gli altri”, dunque prestare nuovamente ascolto ai cittadini, rivedere alcuni aspetti del nostro rapporto con la tecnologia. Questo l’auspicio di Mario Cucinella, fondatore di Mario Cucinella Architects, che si impegna sui temi della sostenibilità e dell’impatto ambientale degli edifici. Si veda il suo articolo “Con l’empatia rinasce l’architettura”, su “Vita e pensiero” 4, luglio agosto 2017. Dove sostiene tra l’altro che la città contemporanea deve non tanto espandersi ma stare dentro i confini: non costruire quello che è vuoto ma “inserire dentro alla città funzioni nuove o mancanti, anche nello spazio pubblico”. E cioè: orti, piazze e strade pedonali, parchi pubblici, più aria pulita, più attenzione per i figli, e non la costruzione di edifici inadeguati finalizzati solo al profitto. Una sosteniblità che nasce dalle reti, dalle relazioni con i cittadini, una pianificazione che parte dal basso. L’architettura è un bene comune.
Cucinella fa poi l’esempio dell’asilo di Guastalla, costruito con materiali naturali, posato su una piattaforma di emento armato: il 100% della sicurezza ambientale e sismica. Inoltre produce energia dal sole, raccoglie l’acqua piovana per irrigare il giardino, utilizza la luce naturale. Occorre liberarsi dall’eredità del XX secolo e dei vecchi strumenti urbanistici autoreferenziali. Jaime Lener ha proposto una immagine suggestiva per indicare questo prendersi cura delle nostre città, evitando la divisione in zone di serie A e zone di serie B: agopuntura urbana. Chissà che non possa ispirare le scelte dei nostri amministratori. (flp)