- Maggio 14, 2018
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Libri – Avvistamenti. La buona politica per riparare il mondo
Va bene, i partiti sono ineliminabili, e anzi costituiscono, come sapeva Schumpeter, il sale de...Va bene, i partiti sono ineliminabili, e anzi costituiscono, come sapeva Schumpeter, il sale della democrazia. Però esiste un’altra politica, che non è affatto l’antipolitica,ma l’insieme delle buone pratiche di cittadinanza che rendono viva la società civile, non riducibili al volontariato ma che implicano una “responsabilità” che cambia le regole della convivenza.
Segnalo un libro e una collana: Alexander Langer, a cura di Marzio Marzorati e Mao Valpiana (pp.249), sottotitolo “Una buona politica per riparare il mondo”, e la collana “La biblioteca del cigno”, di Legambiente e “Nuova ecologia! La collana è dedicata ai maestri dell’ambientalismo, “senza alcun intento agiografico”, e , nelle parole di Vittorio Cogliati Deza vuole riflettere su come fare politica in un’epoca in cui si espande il disimpegno politico e prevale l’egoismo individuale e collettivo, con la convinzione che nella attuale società in fermento “si diffonde la voglia di star bene consumando meno, il piacere di sentirsi civicamente maturi facendo al meglio la raccolta differenziata, la sensazione di nuova libertà nell’abbandono dell’auto provata, la ricerca di relazioni di vicinato nei mercati rionali, la nuova attenzione per la bellezza dei luoghi, dei prodotti, dei gesti, e poi l’esplosione della mobilità, del biologico, dei gruppi di acquisto nella filiera corta, e ancora il movimento per il recupero degli scarti alimentari, il rilancio dell’artigianato, l’economia del riuso…”
Tutta una società orizzontale in movimento, una green society in espansione che senza aderire ai movimenti ambientalisti ne condivide analisi e valori, una “economia che non dipende più dalle scelte strategiche della Samsung o di Microsoft”. In particolare questo libro intende ricostruire il pensiero di Alex Langer (figura luminosa della cultura ambientalista e non-violenta) e ne rappresenta un omaggio, attraverso la raccolta di scritti suoi e di studiosi a lui simpatetici. Cito solo, dal primo contributo (dello stesso Langer). Dove l’alternativa non è tra esclusivismo etnico e convivenza, sapendo però che non hanno funzionato né politiche di inclusione forzata né politiche di esclusione forzata: e anzi occorre “consentire momenti di intimità etnica come di incontro e cooperazione inter-etnica”. (flp)