- Maggio 11, 2018
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Libri – Avvistamenti. Ancora Salgari!
Probabilmente le persone nate prima del 1960 (tanto per dire una data simbolica) si sono formate sui...Probabilmente le persone nate prima del 1960 (tanto per dire una data simbolica) si sono formate sui romanzi di Emilio Salgari (1862-1911), oltre che , più limitatamente, di Verne. Si pensi solo al ciclo della Malesia, di Sandokan, Tremalnaik e la Perla di Labuan, o all’altro, del Corsaro Nero ( e perfino a quelli di sfondo western, meno noti). Soddisfavano egregiamente il bisogno di avventura degli adolescenti (già a a partire dai dieci anni), li facevano sognare e fantasticare ad occhi aperti. Ora è affiorato un racconto perduto di Salgari, uscito nel 1901 su una rivista “Lo stagno dei caimani” (di ambientazione western), con uno pseudonimo (Guido Altieri). Nello stesso fascicolo ‘era un altro racconto, “Un principe al Polo Nord”, storia del viaggio al Polo Artico di Amedeo di Savoia. Ora Bompiani li ripubblica entrambi (Lo stagno dei caimani. E alti racconti perduti, , pp.191, euro 12), per la cura di Maurizio Sartor, insieme a un’altra manciata di novelle salgariane, tutte rare e introvabili, e corredate da illustrazioni d’epoca. Il racconto è una vera tragedia che si svolge tra i Pelli-Rosse, i Crech e gli Shoshoni, con Mocassino Sanguinoso, Wallalka Regina della Prateria e Scure Spezzata. Tra gli altri segnalo “Gli antropofagi del deserto di pietra”, ambientato in Australia, dove sulle coste vi sono “opulenti città che non hanno nulla da invidiare alle nostre più belle e popolose”, ma l’interno, un grande deserto pietroso, è abitato da “brutti negri” che vivono di caccia e si nutrono di carne umana ( e infatti i cowboy australiani, detti squatters, verranno quasi tutti arrostiti). (flp)