- Ottobre 30, 2017
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Libri – Avvistamenti, Anche la vite è una pianta addomesticata!
A Gaetano Di Pasquale, che si occupa di storia del paesaggio (insegno tecnologia del legno..) &...A Gaetano Di Pasquale, che si occupa di storia del paesaggio (insegno tecnologia del legno..) all’Università Federico II di Napoli, abbiamo rivolto tre domande:
Qual è il modo migliore per rappresentare un paesaggio rurale? La scrittura? La fotografia? Il cinema documentario?
L’immagine è certamente lo strumento migliore, non so, forse il cinema documentario consente un migliore sviluppo di un racconto che per essere completo dovrebbe comprendere persone, strumenti, piante e forme del territorio.
Concentriamoci su Montalcino, una realtà che hai studiato a lungo. Si è passati, nel tempo, da una coltura promiscua e diversificata (alla base del successo del Brunello) a una coltura più specializzata. Nel 1950 capi e oliveti con poca vigna e poco bosco e poi nel 1975 aumento del bosco a causa dell’abbandono delle campagne, infine l’esplosione più recente del Brunello, con tantissimo vigneto e poco bosco. Ma va recuperato l’antico paesaggio?
No, il paesaggio attuale riflette quello che oggi è un territorio coltivato e produttivo, in questo caso le grandi distese di vigneti che producono uno dei vini italiani più noti al mondo; penso però che conoscere le origini, sottolineerei contadine e ricche di biodiversità, di questa ricchezza attuale sia un valore ed un patrimonio che tutti dovrebbero conoscere.
Lei ha osservato che la vite è una pianta selvatica, un rampicante, che noi abbiamo poi addomesticato, in tutto il Mediterraneo. Allora davvero niente è "naturale", originario, e ogni "valore" è un valore umano?
Si può dire che tutto Vecchio Continente, ed il Mediterraneo a maggior ragione, siano stati modellati paesaggi e selezionate piante da una attività umana che dura da almeno 3000 anni; quindi oggi non esiste più da tempo qualcosa che possiamo definire “vergine” o “incontaminato”. La vite selvatica è una liana che vive nei boschi; l’uomo ha addomesticato la vite portandola fuori dal bosco inventandosi il vigneto. E creando in 3 o 4000 anni centinaia di varietà di vite domestica che oggi stanno alla base del patrimonio viti-vinicolo italiano. La memoria della vite-liana è rimasta nei paesaggi tradizionali delle vigne dell’Italia centrale, dove la vite si allevava “maritandola” ad un albero che doveva funzionare da sostegno come l’albero del bosco per la vite selvatica … (fl)