• Ottobre 20, 2016
di anci_admin

Comunicati Stampa Anci

Legge stabilità – Bianco, un Ddl parallelo per questioni ordinamentali e associazionismo dei Comuni

 “Approvare un disegno di legge in parallelo con la prossima Legge di bilancio, che affro...

 “Approvare un disegno di legge in parallelo con la prossima Legge di bilancio, che affronti le tematiche ordinamentali dei Comuni, comprese quelle legate all’associazionismo”. E’ quanto propone il presidente del Consiglio nazionale dell’ANCI, Enzo Bianco, in occasione dell’avvio dell’iter parlamentare della legge di Bilancio.
Una proposta che secondo Bianco dovrebbe essere fondata su quattro punti cardine: “Semplificazione delle attività dei diversi livelli istituzionali che operano contemporaneamente sul territorio; perseguimento di processi di efficienza ed economicità; riduzione dei costi ma senza intaccare o compromettere l’erogazione dei servizi ai cittadini, e intervento deciso sulla governance per promuovere una rinnovata sinergia interistituzionale. Su questi punti – rimarca il sindaco di Catania – ANCI ha già elaborato e presentato al Governo una specifica proposta, sulla quale siamo pronti al confronto”.
Il presidente del Consiglio nazionale dell’ANCI riconosce nuovamente la necessità “di associare le funzioni tra Comuni per perseguire un maggior efficientamento della macchina organizzativa degli enti, ma questo – fa notare – non può essere fatto con un vestito buono per tutte le realtà territoriali. E soprattutto non si può pensare di associare per desertificare le aree interne, favorendo l’eccesso di urbanizzazione. Sulla questione – ricorda Bianco – è intervenuto anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che all’Assemblea ANCI di Bari ha assicurato ai Sindaci che l’obbligo di associare funzioni o di fondere Comuni sarà rivisto. Così come ci conforta quanto detto sempre a Bari dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, e cioè che il tema delle aree interne deve essere affrontato come ‘una grande questione nazionale’”.
“Investire nelle aree interne – conclude il sindaco di Catania – significa pensare a politiche attente e mirate anche da un punto di vista di semplificazione del quadro normativo attuale: si pensi ad esempio al tema del turn over, che nei piccoli Comuni ha un impatto totalmente diverso rispetto ad enti di grande dimensione”.