• Gennaio 29, 2021
di Redazione Anci

Piccoli Comuni valdostani

Legge Realacci, Manes: “Importante velocizzare le procedure e aumentare le risorse”

Tutti i piccoli Comuni della Valle d’Aosta sono stati ricompresi tra i beneficiari della “Legge Realacci”: l'elenco è stato approvato dalla Conferenza unificata. "73 piccoli Comuni valdostani potranno usufruire dei finanziamenti previsti da una legge che è nata per sostenere le piccole amministrazioni del Paese", Franco Manes, presidente del Celva
Legge Realacci, Manes: “Importante velocizzare le procedure e aumentare le risorse”

Tutti i piccoli Comuni della Valle d’Aosta sono stati ricompresi tra i beneficiari della cosiddetta “Legge Realacci”; l’elenco è stato approvato ieri, giovedì 28 gennaio, dalla Conferenza unificata. Spiega Franco Manes, presidente del Celva: “Con la sola eccezione di Aosta, che ha una popolazione superiore ai 5 mila abitanti, 73 piccoli Comuni valdostani potranno usufruire dei finanziamenti previsti da una legge che è nata per sostenere le piccole amministrazioni del Paese, l’ultimo miglio istituzionale delle aree interne e marginali. È un modo per dare concretezza all’autonomia che l’ordinamento costituzionale riconosce ai Comuni, ma che, troppo spesso, si fa fatica a realizzare in assenza di adeguate risorse.” Come precisa l’Anci in una nota, per rendere operativa la fase di utilizzo delle risorse dovrà essere emanato un altro Dpcm, che predisporrà il Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni e fisserà le priorità degli interventi, da realizzare con il Fondo dedicato, la cui dotazione attuale, alla quale potranno complessivamente accedere 5.518 piccoli Comuni italiani, ammonta a 160 milioni di euro in sei anni. Continua Franco Manes: “Condivido l’appello del vicepresidente vicario dell’Anci Roberto Pella, dobbiamo procedere rapidamente nei tempi di attuazione, ma anche aumentare le risorse disponibili. Prioritari per i piccoli Comuni valdostani – dice – sono gli interventi mirati a ridurre il digital divide tra i territori, il mantenimento dei servizi essenziali (esercizi di prossimità, scuole di villaggio, sportelli postali e bancari, medici di base), la valorizzazione del patrimonio ambientale e forestale, lo sviluppo di una green economy, la tutela delle produzioni tipiche”.