• Gennaio 26, 2016
di anci_admin

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Legge di Stabilità – Incontro Anci Toscana, Casini (Bagno a Ripoli): “Bene superamento Patto ma ora rinviare pareggio bilancio”

“La legge di stabilità rappresenta un cambio di rotta non indifferente rispetto al pass...

“La legge di stabilità rappresenta un cambio di rotta non indifferente rispetto al passato nel rapporto fra Stato e Comuni. La più importante novità riguarda il superamento del patto di stabilità interno, così come l’abbiamo conosciuto fino a oggi. E questo costituisce un elemento significativo anche per ridare slancio ai territori che notoriamente da 10 anni a questa parte sono rimasti bloccati”. Lo ha affermato alle agenzie di stampa il responsabile Finanza locale di Anci Toscana, Francesco Casini parlando a margine del XVI convegno sulla Finanziaria, in corso al polo di scienze sociali dell’Università di Firenze. 
In concreto, con la legge di stabilità 2016, i Comuni “possono spendere con livelli più alti rispetto al passato. Questo non significa che avremo risorse illimitate o che torneremo ai livelli pre-crisi, è bene chiarirlo- ha aggiunto -. Ma sicuramente è un aspetto diverso che permette una maggiore programmazione e anche una capacità di investimento doppia rispetto agli anni passati. Non è tantissimo, ma c’è già un cambio significativo. E questa è la prima Finanziaria in tanti anni che non fa tagli ai Comuni”.
A questo quadro poi va aggiunta “l’abolizione della Tasi, che rappresenta anche un elemento positivo per i cittadini e che da’ un carattere espansivo all’intera manovra 2016 e, quindi, anche ai Comuni. Diciamo che per come sono andate le cose, il cambio di rotta è evidente, tenendo conto anche dei metodi differenti usati dal Governo per rapportarsi con noi".
Tuttavia, nel paper presentato durante i lavori elaborato da Irpet dai ricercatori Patrizia Lattarulo e Claudia Ferretti, l’impatto della sforbiciata fiscale risulta molto circoscritto se si prende in esame proprio l’abolizione dell’Imu-Tasi sulle prime case. “In Toscana – si legge – abbiamo 80 euro pro-capite di minore pressione fiscale, a favore dei valori catastali medio-alti". Quello che affiora, pertanto, è “nessuno o scarso effetto redistributivo”.     Di altro avviso, ad ogni modo, sono gli amministratori locali a partire, appunto, da Casini. Il quale, piuttosto, propone di focalizzarsi sul problema della sostituzione delle entrate per i Comuni col "gettito effettivo che- ha sottolineato – non è stato ancora chiarito cosa implichi, speriamo in un ristoro totale” delle entrate della Tasi. All’orizzonte, poi, c’è la preoccupazione dell’applicazione del principio del pareggio di bilancio che non è stato cancellato, ma solo rinviato di un anno: “Rischia di vanificare gli effetti positivi del patto di stabilità – è categorico il rappresentante di Anci che e’ anche sindaco di Bagno a Ripoli-. Il mondo finirebbe il 31 dicembre 2016, questo perché tante opere hanno un cronoprogramma pluriennale e rischierebbero di vanificare quanto di buono è stato fatto. Quindi, posticipare il pareggio darebbe una mano agli investimenti”. (com/ef)