Legge di stabilità – Anci a governo: “Questioni ancora aperte e scadenze strette, non si perda più tempo”

“Il dibattito politico attorno ai temi della Legge di stabilità e della finanza locale potrà anche appassionare qualcuno. Ma le scadenze dei Comuni non sono dettate dall’agenda politica: non lo sono per i servizi, come non lo sono per il pagamento degli stipendi ai dipendenti o l’approvazione dei bilanci”. Così il sindaco di Livorno e coordinatore delle Anci regionali, Alessandro Cosimi, commenta la decisione della Conferenza Unificata di rinviare la discussione sul parere degli enti locali alla Legge di stabilità.
“Abbiamo lasciato che si desse seguito alla richiesta delle Regioni per un rinvio della discussione – spiega Cosimi – ma lo abbiamo fatto con una certa preoccupazione, perché le scadenze per la presentazione degli emendamenti sono molto vicine, e ci sono questioni strutturali che attendono con urgenza di essere poste sul tavolo”.
Cosimi, che ha comunque consegnato al ministro Graziano Delrio gli emendamenti suggeriti dall’Anci, sottolinea soprattutto i nodi che riguardano “il miliardo di allentamento del Patto di stabilità, che dovrebbe secondo noi diventare strutturale, le questioni relative all’estensione dei vincoli del Patto anche alle cosiddette aziende municipalizzate e ai piccoli Comuni e, di rimando, la questione della seconda rata dell’Imu”. (mv)