• Maggio 8, 2014
di anci_admin

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Legge Delrio – Da Firenze le proposte delle Anci regionali per il riassetto del sistema di rappresentanza

Implementazione e innovazione nella modalità di relazione e collaborazione tra Anci regionali...

Implementazione e innovazione nella modalità di relazione e collaborazione tra Anci regionali e Anci nazionale (e la sua Fondazione Ifel) e possibili riassetti delle associazioni di rappresentanza delle autonomie alla luce dei nuovi scenari aperti dalla cosiddetta "riforma Delrio".
Questi i temi al centro della Conferenza dei presidenti delle Anci regionali che si è svolta oggi a Firenze, insieme al Coordinamento dei segretari e dei direttori delle Anci regionali. Presente all’incontro, oltre al coordinatore dei presidenti delle Anci regionali e presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi, il segretario generale Anci Veronica Nicotra. Alla giornata hanno preso parte una quarantina di persone, tra presidenti e segretari/direttori delle Anci regionali e loro delegati.
Per quanto riguarda il primo aspetto, dalla riunione è emersa l’esigenza, illustrata da Fabrizio Clementi, di rinnovare – in un quadro che vede l’associazione nazionale come interlocutore di primo piano con il Governo e con i Ministeri -, le modalità di collaborazione e comunicazione tra Anci regionali e Anci nazionale e Ifel, per quanto riguarda in particolare le materie chiave della finanza locale e fiscalità, in modo da renderle in grado di fornire risposte ai territori. Questo potrebbe essere fatto attraverso la stesura di un nuovo decalogo di collaborazione, che individui modalità di supporto più incisive e una maggiore circolazione delle informazioni da parte di Ifel verso i territori.
Occorre definire, è emerso dall’incontro odierno, un nuovo sistema di rappresentanza del mondo Anci, una riforma del modo di essere struttura nazionale e regionale che meglio rispecchi e interpreti il nuovo protagonismo dei comuni in questa fase e il contributo che gli enti possono fornire al processo di riforme in atto.
Strettamente collegato a questo punto, anche il secondo aspetto su cui si è incentrata la discussione, ovvero l’ipotesi di un riassetto complessivo, in un’ottica di convergenza, delle stesse associazioni di rappresentanza delle autonomie (Legautonomie, Uncem, Upi ed altre realtà specifiche presenti nei singoli territori). Un percorso, quello di una possibile riorganizzazione del sistema delle associazioni di rappresentanza, sentito anch’esso in qualche modo necessario per potersi adeguarsi e allineare alle novità introdotte dalla riforma Delrio e alle sue conseguenze rispetto all’associazionismo tra comuni.
A conclusione dell’incontro, la parola al segretario generale Veronica Nicotra si è soffermata sulle problematiche relative alla concreta applicazione della riforma Delrio, ricordando che si è insediato un Tavolo di confronto tra ministeri degli Affari regionali e dell’Interno, Anci e Upi, in cui procedono gli approfondimenti sui possibili correttivi da introdurre ad alcune norme relative ai piccoli comuni, alle Province e Città metropolitane che potrebbero trovare sistematizza zone in un nuovo provvedimento, così da garantire un avvio più ordinato dei nuovi adempimenti.
Attenzione alta da parte di Anci anche rispetto a quegli elementi, contenuti nell’ipotesi di riforma della Pa le cui prime linee sono state illustrate dal Governo, che hanno impatto diretto sui comuni. Per quanto riguarda infine un altro tema all’ordine del giorno, la questione immigrazione, Nicotra ha ricordato l’esigenza, secondo Anci, di un utilizzo del sistema Sprar, unico percorso riconosciuto in grado di garantire l’accoglienza dei migranti e il loro inserimento sui territori sulla base delle disponibilità di posti comunicati dai comuni, ricordando la difficoltà in termini di risorse finanziarie ed annunciando ai sindaci un finanziamento in arrivo da 137 milioni da parte del Mef. (com)