• Luglio 9, 2013
di anci_admin

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Legalità – Lanzetta a ‘La Repubblica’: “Lascio delusa dalla politica, avrei voluto essere solo un sindaco normale”

“Ora basta. Non ce la faccio più, sono stanca e delusa. Delusa dalla politica troppo co...

“Ora basta. Non ce la faccio più, sono stanca e delusa. Delusa dalla politica troppo concentrata sulle grandi strategie e poco attenta ai problemi reali della gente e degli amministratori. Non si può andare avanti così schiacciati tra le parole vuote delle istituzioni e la ’ndrangheta”. Intervistata da La Repubblica, Maria Carmela Lanzetta spiega perché ha deciso di gettare la spugna dimettendosi da sindaco di Monasterace, dopo sette anni di minacce ed una vita sotto scorta.
La “goccia che ha fatto traboccare il vaso” è arrivata giovedì scorso, quando un suo assessore ha votato contro la proposta di costituirsi parte civile in un processo che vede coinvolto l’ex tecnico del Comune ed altre due persone legate al clan locale dei Ruga. Ma Lanzetta non può non ricordare la situazione di precarietà che la accomuna a tanti suoi colleghi, chiamati a governare i territori, quasi senza strumenti, contro la criminalità: “Non si può amministrare in queste condizioni. Il Comune in dissesto finanziario, una burocrazia inadeguata, i tagli continui. E tutto a rischio della pelle”.
L’ex sindaco sottolinea che stavolta la sua decisione è irrevocabile: “Lo scorso anno fu la solidarietà di molti a convincermi, mi sentivo un pezzo dello Stato a Monasterace e restai per senso di responsabilità”.
Infine, il suo grosso rammarico: “Avrei voluto solo essere un sindaco normale, che fa cose semplici per la sua gente. Che amministra bene rispondendo a bisogni essenziali. Invece, non è stato possibile, come non lo è per molti sindaci italiani che fanno gratis questo lavoro”. (gp)