- Marzo 8, 2013
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Legalità – Cdm delibera scioglimento dei comuni di Augusta e Grazzanise per infiltrazioni mafiose
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell'Interno, ha deliberato nella riunione di ie...Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Interno, ha deliberato nella riunione di ieri pomeriggio lo scioglimento del Consiglio comunale di Augusta (Siracusa) e del Consiglio comunale di Grazzanise (Caserta). Per entrambe gli enti, interessati da infiltrazioni della criminalita’ organizzata, il termine per deliberare lo scioglimento scadeva ieri.
Il comune di Augusta era guidato dallo scorso mese di settembre da un commissario straordinario, dopo che ad agosto l’ex sindaco Massimo Carrubba aveva lasciato l’incarico. Il 30 agosto si era insediata una commissione ispettiva che avrebbe dovuto lavorare per tre mesi, e che ha invece operato trenta giorni in piu’ per completare l’indagine poi finita al ministero dell’Interno. Gli accertamenti erano scattati dopo una indagine del 2008 della Direzione distrettuale antimafia della Procura Catania, che con un blitz al Comune acquisi’ una consistente documentazione.
Anche il comune di Grazzanise era retto già retto da un commissario prefettizio, ma dal 1 giugno del 2012. Il commissariamento era avvenuto dopo che i consiglieri comunali si erano dimessi in blocco, mandando a casa il sindaco, Pietro Parente, figlio del precedente sindaco, Enrico Parente.
Le attenzioni della prefettura si erano appuntate su un episodio del gennaio 2009 quando l’ex sindaco venne intercettato dai carabinieri al confine austriaco, dove si sarebbe recato per curare l’allora latitante boss dei casalesi, Michele Zagaria. Successivamente a quella visita in Austria, divenne presidente del Consorzio unico di Bacino. La commissione di accesso agli atti amministrativi era insediata presso il comune casertano dal 9 luglio 2012, ma il suo compito non è stato semplice, tant’è che c’è stata anche una proroga per ultimare il lavoro. (gp)