• Marzo 21, 2014
di anci_admin

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Legalità – Avviso pubblico, in Puglia i Comuni dove si rischia di più, nel 2013 colpite il 21% delle amministrazioni

Va alla Puglia il triste primato degli amministratori locali sotto il tiro della criminalità:...

Va alla Puglia il triste primato degli amministratori locali sotto il tiro della criminalità: nel 2013 si sono registrati 75 casi pari al 21 per cento di quelli censiti. Superata la Calabria che aveva questo primato nel 2013, che si piazza al terzo posto con il 19 per cento dei casi, preceduta dalla Sicilia con il 20 per cento. Il dato emerge dal terzo ‘Rapporto Amministratori sotto tiro’ promosso dall’Associazione Avviso pubblico che sottolinea la gravità della situazione nelle province pugliesi.
Nel 2010 la regione si collocava al quarto posto a livello nazionale con 11 casi, l’anno scorso le minacce si sono registrate nel 13 per cento dei comuni regionali; mentre per quanto riguarda la Sicilia e la Calabria, i dati corrispondenti sono pari, rispettivamente al 8 e 9 per cento.
A livello provinciale, il maggior numero di atti intimidatori e di minaccia è stato registrato nelle province di Palermo (25 casi), Cosenza (23 casi), Taranto e Messina (18 casi) Foggia (17 casi). La maggior parte delle minacce e intimidazioni sono dirette (77 per cento), rivolte alle persone oggetto del ‘fastidio’ criminale e mafioso e in misura minore (23 per cento dei casi) possono essere definite indirette.
Queste si rivolgono perlopiù alle strutture pubbliche (62 per cento), mezzi pubblici (27 per cento) e, nei casi più gravi, anche ai parenti e ai famigliari stretti. Tra gli episodi indiretti spiccano gli incendi di mezzi pubblici (specie cassonetti, auto della polizia municipale, scuolabus) ma anche di scuole elementari, sedi di municipi e persino una sala del consiglio comunale. (gp)