- Gennaio 9, 2019
Sisma Etna 2019
L’azione Anci per la continuità amministrativa, reperimento personale dei Comuni italiani
Anci Nazionale ha inteso, in collaborazione con la Protezione civile, attivare una azione straordinaria di supporto ai Comuni colpiti dallo sciame sismico che è culminato con l’evento del 26 dicembre u.s.
A seguito delle consultazioni con Prefettura di Catania e con il Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, Anci Nazionale ha inteso, in collaborazione con la Protezione civile, attivare una azione straordinaria di supporto ai Comuni colpiti dallo sciame sismico che è culminato con l’evento del 26 dicembre u.s.
L’evento, che fortunatamente non ha provocato vittime, ma si riscontrano numerosi feriti, è stato violento e localizzato, ha colpito i 9 comuni distruggendo intere frazioni (es. Fleri, Pisano e Poggio Felice nel comune di Zafferana Etnea e la frazione di Pennisi nel Comune di Acireale).
E’ stato attivata, come in occasione di altri eventi calamitosi, l’organizzazione di reperimento ed invio di personale comunale a supporto dei Comuni colpiti dal sisma per affrontare le attività straordinarie legate all’emergenza in corso ed assicurare la continuità amministrativa degli enti. Il personale proveniente dai Comuni italiani, di tipo tecnico e amministrativo, collaborerà alle attività di supporto per la continuità amministrativa, legate in particolare al censimento dei danni, la predisposizione delle conseguenti ordinanze e atti di somma urgenza, oltre che per le pratiche amministrative (erogazione CAS, contributi ecc.). E’ in corso una missione di scouting da parte di ANCI nazionale presso i comuni colpiti dal sisma per prendere contatto diretto con i sindaci, già pre-allertati dell’iniziativa e circa le necessità, per affinare gli interventi necessari e quelli da programmare.
E’ possibile segnalare la disponibilità del personale in partenza compilando, secondo le indicazioni contenute nella Nota Operativa, la scheda Excel allegata e inviandola a protezionecivile@anci.it , allo stesso indirizzo potrà essere richiesta ogni eventuale indicazione supplementare.
Documentazione utile:
– Nota Operativa “ EMERGENZA SISMA ETNA 2018 – AZIONE DI REPERIMENTO DI PERSONALE TECNICO E AMMINISTRATIVO
– Scheda Excel DB per segnalazione disponibilità personale
Dichiarazione stato d’emergenza
Il 28 dicembre il Consiglio dei ministri ha dichiarato per 12 mesi lo stato di emergenza conseguente agli eventi sismici che il 26 dicembre hanno interessato la zona etnea, in particolare il territorio dei Comuni di Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Milo, Santa Venerina, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea, in provincia di Catania. Per l’avvio delle prime attività di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite sono stati stanziati 10 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.
– Il 28 dicembre è stata firmata l’Ordinanza n.566/18 del Capo del Dipartimento della protezione civile che disciplina i primi interventi, che è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 2 gennaio, termine a partire dal quale decorrono i 60 giorni per la redazione del Piano degli Interventi da parte del Commissario Straordinario. Con il provvedimento è stato nominato Commissario delegato il Dirigente Generale del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, ing. Calogero Foti, cui spetta la predisposizione di un piano degli interventi entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’Ordinanza. Sempre entro 6° giorni dal 2 gennaio 2019 il Commissario dovrà definire anche le misure economiche di immediato sostegno al tessuto economico e sociale e gli interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo nelle aree colpite. Al fine di valutare le prime misure di immediato sostegno il Commissario delegato, anche per il tramite dei soggetti attuatori dal medesimo individuati, definisce per ciascun comune la stima delle risorse a tal fine necessarie nel limite massimo di euro 25.000.
Ecco in sintesi i contenuti dell’Ordinanza:
– Il Piano degli interventi definirà l’organizzazione e l’esecuzione degli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione, gli interventi urgenti e necessari per la rimozione delle situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità e per il ripristino, anche con procedure di somma urgenza, della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, le attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, e le misure volte a garantire la continuità amministrativa nei comuni e nei territori interessati.
– Il Commissario è autorizzato, nelle more dell’approvazione del piano, a dare immediato corso alle misure previste anche attraverso una anticipazione nel limite del 40% del valore degli interventi previsti.
– Previsto per la prima volta un contributo massimo di 25.000 euro per la realizzazione degli interventi necessari a ripristinare in tempi rapidi le condizioni di agibilità degli immobili danneggiati non gravemente appartenenti ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata sgomberata. E’ una misura alternativa al Contributo di Autonoma Sistemazione (l’Ufficio del Commissario delegato ha emanato un apposito documento di indirizzo per la concessione del contributo per l’autonoma sistemazione – CAS – ex OCDPC n°566) e ad altre forme di assistenza alloggiativa, che possono continuare ad essere erogate per il tempo necessario alla realizzazione degli interventi. In caso di immobili condominiali, è anche previsto un contributo massimo di 25.000 euro per il ripristino delle parti comuni dei fabbricati e un contributo per il trasloco dei beni mobili ubicati nelle abitazioni danneggiate, nel limite massimo di 1.500 euro, nonché la possibilità di reperire appositi depositi temporanei, ove custodire i beni, fino al ripristino dell’immobile e comunque non oltre la vigenza dello stato di emergenza.
– Possibilità di chiedere la sospensione delle rate dei mutui e l’assegnazione di un contributo per l’autonoma sistemazione (CAS) ai nuclei familiari la cui abitazione principale sia stata distrutta, in tutto o in parte, o sia stata sgomberata, che può raggiungere un massimo di 900 euro mensili.
– Per lo svolgimento delle verifiche di agibilità post sismica degli edifici e delle strutture interessate dall’evento sismico, il Commissario delegato potrà avvalersi anche dei tecnici delle Forze armate e dei Vigili del fuoco, delle Regioni e Province autonome, nonché di professionisti individuati dai Consigli nazionali dei professionisti, anche avvalendosi degli Ordini e Collegi professionali ad essi afferenti.
– Previsto l’impiego di un contingente straordinario delle Forze di polizia al fine di assicurare il presidio nei territori dei comuni colpiti dal sisma.
La legge di stabilità per il 2019 con il comma 912, nelle more della revisione del codice dei contratti e fino al 31 dicembre 2019, ha introdotto una deroga alla disciplina vigente in materia di affidamenti di appalti di lavori di importo inferiore alla soglia europea: per importi pari o superiori a 40 mila euro e sino a 150 mila euro si può procedere con affidamento diretto previa consultazione se esistenti di tre operatori economici; per importi pari o superiori a 150 mila euro e inferiori a 350 mila euro mediante procedura negoziata previa consultazione sempre ove esistenti di almeno 10 operatori economici.
Nell?ordinanza OCDPC n. 567 sono contenute le disposizioni utili ad assicurare la piena operatività e la partecipazione dei Comuni per la continuità amministrativa.