• Gennaio 24, 2020
di Giuseppe Pellicanò

Mobilità sostenibile

La Pietra (ass.Torino): “Leggi si adeguino alle nuove forme di mobilità, più pulite e sostenibili”

In vista della Conferenza di Catania del 27 gennaio, la responsabile all’Ambiente ed alla Viabilità si rivolge a Parlamento e ministeri: “Serve un vasto piano di rinnovamento dei veicoli del trasporto pubblico locale, di sviluppo delle reti di metropolitana e di quelle ferroviarie locali”
La Pietra (ass.Torino): “Leggi si adeguino alle nuove forme di mobilità, più pulite e sostenibili”

“Un forte stimolo al Parlamento e ai ministeri affinché si adeguino le leggi alle nuove forme di mobilità, più pulite e sostenibili, e un vasto piano di rinnovamento dei veicoli del trasporto pubblico locale, di sviluppo delle reti di metropolitana e di quelle ferroviarie locali”. È il messaggio che Maria La Pietra, assessore alla viabilità e trasporti della Città di Torino, vorrebbe venisse lanciato dalla Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile che si terrà il 27 gennaio a Catania.
“Solo rendendo più efficienti i servizi di mobilità si può dare una svolta al tema dell’inquinamento delle nostre città”, sottolinea l’assessore torinese.
Emergenza inquinamento nelle città per cui La Pietra sollecita misure specifiche: “bisogna intervenire sulla struttura dei servizi per renderli più sostenibili. Estendere le reti di teleriscaldamento, ad esempio, e agire sul trasporto pubblico locale rendendolo più efficiente e gestito con veicoli a basso impatto o ad impatto zero”.
Un modello già applicato a Torino: “Da noi il teleriscaldamento copre il 65 per cento della città – spiega La Pietra – ; abbiamo acquistato 114 nuovi bus a basse emissioni, altri 100 elettrici e 70 tram saranno a disposizione entro il 2021”. Accanto a questo “favorire la mobilità dolce ed estendere le aree verdi sono altre azioni utili per ridurre lo smog e le conseguenze del cambiamento climatico”, ribadisce.
Sullo sfondo la sfida del Green New Deal per rendere l’Europa carbon-neutral entro il 2050 che i Comuni potrebbero raccogliere: “Un primo passo potrebbe essere favorire la mobilità collettiva in sharing con la richiesta ai gestori che sia elettrica o comunque sostenibile”, afferma La Pietra. Altri modi utili sarebbero quelli di “sviluppare le aree verdi aumentando il numero di alberi, anche incentivando le coperture verdi degli edifici. E di efficientare gli stabili di proprietà pubblica, rendendoli meno “energivori” e stimolando i privati a fare altrettanto”, conclude.