• Settembre 6, 2013
di anci_admin

Famiglia, infanzia e adolescenza

Istat – I consumi delle famiglie 2012

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L’Istat ha diffuso, il 5 luglio  2013, l’indagine sui consumi delle famiglie nel 2012. In tale anno, la spesa media mensile per la famiglia è pari, per valori correnti, a 2.419 euro (- 2,8% rispetto all’anno precedente). Tenuto conto dell’errore campionario (0,6) e della dinamica inflazionistica (+ 3%), la spesa risulta diminuita anche in termini reali.
Il valore mediano della spesa mensile per la famiglia risulta pari a 2.078 euro: il valore è identico a quello del 2011.
La spesa alimentare è sostanzialmente stabile, passa da 477 a 468 euro anche grazie alle strategie di contenimento della spesa messe in atto dalle famiglie per fronteggiare l’aumento dei prezzi: riduzione della qualità e/o quantità dei generi alimentari acquistati; maggiore ricorso all’hard discount .
La spesa non alimentare diminuisce del 3% e scende nuovamente sotto i 2000 euro mensili: calano le spese per abbigliamento e calzature ( – 10,3%); per arredamenti, elettrodomestici e servizi per la casa (- 8,7%) e quelle per tempo libero e cultura ( – 5,4%), a fronte però di un aumento del 3,9% delle spese per combustibili ed energia.
Sale, pertanto, rispetto al 2011, la quota di spesa alimentare (dal 19,2% al 19,4%).
Il  Trentino Alto Adige, in particolare la provincia di Bolzano, è la regione con la spesa media mensile più elevata (2.919 euro). Fanalino di coda, anche nel 2012, la Sicilia, con una spesa media mensile di 1628 euro.
Dall’indagine su reddito e risparmio della famiglia, diffusa dall’ISTAT il  9 luglio 2013, risulta inoltre che nel primo trimestre del 2013 la propensione  al risparmio delle famiglie consumatrici, misurata  al netto della stagionalità, è stata pari al 9,3%, in aumento di 0,9 punti percentuali  rispetto sia al trimestre precedente, sia a quello corrispondente del 2012.
Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti  è aumentato dello 0,8 rispetto al trimestre precedente, ma è diminuito dello 0,4% nel confronto con il corrispondente periodo del 2012.
La spesa delle famiglie per consumi finali, misurata in valori correnti, è diminuita dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell’1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2012. Tenuto conto dell’inflazione, il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici nel primo trimestre 2013 è aumentato dello 0,5%  rispetto a quello precedente dopo otto trimestri consecutivi di variazioni negative. Rispetto al primo trimestre del 2012 si registra invece una diminuzione del 2,4%. (lb)