- Dicembre 16, 2015
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Ispra – XI Rapporto Ambiente Urbano: scarso il verde pubblico, consumo di suolo ed incendi minacciano patrimonio boscato/2
Il rapporto evidenzia anche l’importanza del ruolo del verde urbano nella mitigazione dell&rsq...Il rapporto evidenzia anche l’importanza del ruolo del verde urbano nella mitigazione dell’inquinamento atmosferico. Se il totale di verde pubblico sulla superficie comunale incide in misura piuttosto scarsa nella maggior parte dei Comuni (meno del 5% in 64 Comuni), la superficie disponibile per abitante risulta superiore ai 30 m2 /ab in quasi metà delle città analizzate (38 su 85, comprese le nuove città di Cuneo e Pavia).
Valori maggiori per entrambi gli indicatori si riscontrano in presenza di aree naturali protette e superfici boscate, come a Matera, Trento, Potenza e Terni, per esempio. Nell’intervallo 1982- 2010, generalizzato il trend in diminuzione – anche significativa – del numero di aziende agricole attive (ad eccezione di Lecce) e di superficie agricola utilizzata, ridottasi con valori percentuali compresi tra il -1,4% di Viterbo e il -83,7% di Cagliari. La città con la più alta percentuale di verde (verde pubblico + aree naturali protette) è Messina.
Roma e Milano sono le città con una maggiore superficie di suolo consumato: i valori più bassi si riscontrano, invece, nei Comuni di Savona e Aosta, con una superficie di suolo consumato inferiore agli 800 ettari. I valori di superficie consumata totale non si discostano sostanzialmente dal X Rapporto, confermando gli alti valori per i Comuni di Roma, Milano, Ravenna e Torino, con oltre 33.000 ettari per Roma e oltre 11.000 ettari per Milano al 2015.
Oltre al consumo di suolo, una minaccia alla preservazione del patrimonio boscato urbano è rappresentata dagli incendi: dal 2009 al 2013 sono stati 1.658 gli incendi verificatisi, per un totale di oltre 18.000 ha di superficie interessata, circa metà della quale boscata. Il maggior numero di incendi si è verificato a Messina (155), Lecce (123), Reggio Calabria (113), Genova (101) e Roma (84). Per l’insieme di tutti i Comuni l’anno di maggior impatto è stato il 2012, con 483 eventi, quello di minor impatto il 2013 con 234.
Anche il rumore rappresenta un importante fattore di disturbo nella vita cittadina. Dai dati disponibili, si rileva che nelle 85 città considerate nel Rapporto, nel 2014 sono state effettuate 1332 attività di controllo, contro le 1602 del 2013, evidenziando una flessione rispetto all’anno precedente (-17%). Nel 2014, nel 52% dei controlli effettuati è stato rilevato un superamento dei limiti normativi di inquinamento acustico, mentre nel 2013 sono stati riscontrati superamenti nel 49% dei controlli. (gp)