• Luglio 17, 2013
di anci_admin

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Isole minori – Giorgianni (Lipari): “Necessario regolamentare tassa sbarco e turismo giornaliero”

“Indipendentemente dalle evenienze che ogni anno si presentano, il problema più importa...

“Indipendentemente dalle evenienze che ogni anno si presentano, il problema più importante e che necessita interventi urgenti riguarda il livello dei servizi essenziali ormai difficile da mantenere e garantire. Non è più possibile, infatti, erogarne per circa 600 mila persone e far pagare questi stessi servizi ai soli residenti, pari a circa 13 mila persone; è una sproporzione che si riversa in ogni ambito della amministrazione e sui cittadini che si sento giustamente ‘tartassati’ dallo Stato”. Con queste parole Marco Giorgianni, primo cittadino di Lipari, denuncia parte delle difficoltà di cui sono investite le isole Eolie.
“Abbiamo nel nostro territorio – afferma – due vulcani attivi di cui uno erutta ben 240 volte al giorno, questo significa investimenti in infrastrutture e sicurezza che sono fondamentali per garantire non solo l’attività turistica ma soprattutto l’incolumità di chi vive e visita le nostre isole”.
Per questo e altri motivi, Giorgianni spiega che “i servizi che dobbiamo erogare non possono di certo essere compensati con una tassa di sbarco di 1,50 che tra l’altro è tutta re-investita nella promozione turistica”. Una situazione che “deve essere cambiata” e che “ci ha messo nelle condizioni di farci promotori di una proposta di legge che è già stata votata dalla giunta regionale affinché ci sia una regolamentazione più efficace della tassa di sbarco, variando il limite dell’imposta e finalizzandone una parte alla gestione di questi servizi essenziali e, al contempo, inserendo meccanismi specifici per il turismo giornaliero”.
“Il territorio isolano – aggiunge – è infatti meta di escursioni quotidiane arrivando ad avere anche 3.000 persone tutte in una volta. Turisti ai quali bisogna garantire assistenza, acqua, pulizia, tutte cose che necessitano risorse che ad oggi sono sempre meno”.
A questo si aggiungono i “classici” problemi legati ai collegamenti e adesso acuiti con “il passaggio dalla Siremar alla Compagnia delle isole che ora gestisce il servizio e che nei fatti è peggiorato per una serie di disservizi”.
Infine, “abbiamo problemi legati ai costi spropositati dei rifiuti (raccolta, gestione, trasferimento) anche in questo caso – conclude – prodotti da un numero di persone infinitamente più grande di coloro che pagano la Tarsu”. (fdm)