• Aprile 19, 2016
di anci_admin

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Intimidazioni amministratori – Osservatorio al Viminale, Scano: “Forte condivisione Ministero a proposte sindaci”

"Forte condivisione da parte del ministero e dell'Osservatorio in generale delle proposte dei s...

"Forte condivisione da parte del ministero e dell’Osservatorio in generale delle proposte dei sindaci". A riferirlo, al termine della riunione di oggi dell’Osservatorio sulle intimidazioni ai sindaci istituito al Viminale, è stato il presidente di Anci Sardegna Piersandro Scano, che ha guidato la delegazione Anci presente all’incontro di cui faceva parte anche il sindaco di Piacenza Paolo Dosi.
Scano, parlando all’agenzia Dire, ha anche riferito sulla disponibilità del Ministero di mettere risorse per circa 30 milioni sulla videosorveglianza in Sardegna e l’impegno ufficiale da parte del ministro dell’Interno Angelino Alfano di tornare in Sardegna, per verificare che le misure che si stanno mettendo in campo per contrastare il fenomeno degli attentati contro gli amministratori locali siano finalmente efficaci. 
All’incontro di oggi a Roma non ha potuto partecipare il ministro Alfano ma tramite il sottosegretario Gianpiero Bocci – riporta ancora l’agenzia – il ministro ha dato disponibilità per tornare sull’isola subito dopo le amministrative, presumibilmente quindi a fine giugno o inizio luglio, per incontrare i sindaci sardi in un paese del nuorese ancora da decidere.
La delegazione di Anci guidata da Scano ha quindi illustrato oggi a Bocci il documento redatto dai sindaci per garantire maggiore sicurezza agli amministratori locali, articolato in cinque punti principali, tra cui il potenziamento dell’attività di intelligence e il ripristino dei presidi territoriali dello Stato.
"Da parte di Bocci c’è stata condivisione totale delle nostre proposte – ha ribadito Scano e sulla questione della gestione delle reti di sicurezza abbiamo poi concordato un protocollo con il Viminale, in modo tale che ci sia un coinvolgimento nella gestione della rete dei comuni, delle forze di Polizia e di quelle forestali. Infine, per quanto riguarda il presidio territoriale abbiamo ribadito che naturalmente non bisogna chiudere le caserme, ma anzi riaprirne altre: su questo hanno assunto un impegno più generale e ci sarà bisogno di altre interlocuzioni". (com/ef)