- Marzo 16, 2016
Comunicati Stampa Anci
Intimidazioni amministratori – Di Primio, bene Bubbico e Lo Moro, ora norme severe e maggiori tutele
“Abbiamo molto apprezzato e condiviso gli interventi del viceministro Filippo Bubbico e ... “Abbiamo molto apprezzato e condiviso gli interventi del viceministro Filippo Bubbico e della presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle minacce agli amministratori locali Doris Lo Moro, che hanno preso parte alla presentazione dei dati di ‘Avviso pubblico’ sulle intimidazioni agli amministratori locali. Pensiamo che sarebbe molto utile prevedere un’adeguata rappresentanza degli enti locali nell’Osservatorio istituito dal Viminale. Proprio in attesa che venga ampliata la delegazione dei Sindaci all’interno dell’Osservatorio, ANCI si farà carico di inserire nella propria delegazione il sindaco di Grugliasco Roberto Monta’, che è anche presidente di Avviso Pubblico, andando così incontro agli auspici espressi dallo stesso Bubbico”.
Lo afferma il delegato ANCI al Personale Umberto Di Primio, che ha preso parte al convegno di Avviso Pubblico organizzato questa mattina a Roma.
E se proprio nel corso del convegno Doris Lo Moro aveva annunciato un progetto di legge per rafforzare la tutela dei Sindaci, Di Primo plaude all’iniziativa rilanciando alcune delle proposte già avanzate dall’ANCI: “Innanzitutto – afferma – sarebbe auspicabile l’istituzione di una copertura assicurativa per gli amministratori locali che subiscono danni materiali e immateriali a seguito di atti di intimidazione. Inoltre, abbiamo proposto di prevedere un inasprimento della fattispecie penale inerente la violenza e minaccia nei confronti degli amministratori”.
“Come sindaci – aggiunge Di Primio – chiediamo soltanto di poter svolgere normalmente il nostro ruolo cui siamo stati legittimati dal voto dei cittadini ai quali, più che altri livelli di governo, siamo chiamati a rendere conto della nostra azione. Il nostro è un servizio reso alla comunità e non può trasformarsi in una colpa: per questo servono norme certe, stabili ed adeguate alle funzioni che siamo chiamati a svolgere. I fenomeni di carattere corruttivo e le intimidazioni – ha concluso – nascono principalmente dalla mancata certezza della pena, o meglio dal fatto che essa non verrà scontata o cadrà addirittura in prescrizione”.