- Maggio 7, 2015
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Intesa col governo per rinvio bilanci al 30 luglio, Anci: “Atto positivo che facilita negoziato e dà più certezze ai Comuni”
"L'accoglimento da parte del governo della richiesta Anci di fissare al 30 luglio il termine pe...
"L’accoglimento da parte del governo della richiesta Anci di fissare al 30 luglio il termine per i bilanci preventivi 2015 e’ un atto positivo che facilita il negoziato in corso tra sindaci ed Esecutivo e consente ai Comuni di redigere i bilanci in un quadro di certezze anche tenendo conto delle misure finanziarie e ordinamentali che saranno contenute nel decreto enti locali in via di definizione". E’ quanto ha dichiarato il presidente dell’Anci, Piero Fassino, al termine della riunione di Stato-città in cui governo e Anci hanno raggiunto l’intesa sullo slittamento al 30 luglio dei previsionali 2015.
“Una richiesta – ha sottolineato Fassino – formulata non a cuor leggero perché gestire i bilanci per dodicesimi è un problema prima di tutto per i Comuni che ad oggi non sono nelle condizioni di operare in quadro normativo e finanziario di regolarità”. Da qui la richiesta data anche “la fase di discussione e di negoziato che stiamo affrontando con il governo – ha ricordato il presidente Anci – che riguarda anche altri temi importanti per redigere i bilanci: dal ripristino del fondo 2014 Imu-Tasi di 625 milioni, alla partita sulla rinegoziazione dei mutui con Cassa depositi e prestiti e ministero dell’Economia. Non ultima la nostra richiesta – ha concluso Fassino – è stata dettata dal fatto che più di mille Comuni andranno al voto e questo complicherebbe ulteriormente la chiusura degli esercizi di previsione”.
Nel corso della riunione al Viminale è stata poi raggiunta l’intesa anche sulla rimodulazione dei tagli della legge di stabilità a carico delle Città metropolitane. “Anci – ha detto a tal proposito il Presidente – ha dato una dimostrazione di solidarietà significativa che, al fine di alleggerire il carico per Roma, Napoli e Firenze, ha portato le città di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Bari e Reggio Calabria ad aumentare il proprio contributo alla manovra”. Nel dettaglio la nuova riformulazione decisa in sede Anci porterà minori tagli pari a 10,8 milioni per Napoli, 9,1 per Roma e 4,1 per Firenze. (ef)