- Dicembre 10, 2015
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Innovazione – Galdi: “Su avvio Anagrafe popolazione residente si tenga conto di criticità fase sperimentale”
Nel momento in cui “l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente entra nella fase cr...Nel momento in cui “l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente entra nella fase cruciale del subentro per i Comuni sperimentatori, è necessario che tutti i soggetti impegnati nella realizzazione del progetto strategico, a partire dal Ministero dell’Interno e da SOGEI si adoperino per garantire che il nuovo sistema di circolarità e accesso alle informazioni sia progettato e realizzato in modo da essere realmente ed efficacemente funzionale”. Lo ha sottolineato Antonella Galdi, vice segretario generale e responsabile dell’Area Innovazione tecnologica dell’Anci, intervenendo al dibattito su PA Digital Agenda svoltosi oggi a Roma.
Relazionando nell’ambito del panel dedicato all’ANPR, Galdi ha ricordato le novità introdotte dal cosiddetto DL Enti locali che ha incluso nell’anagrafe nazionale anche “i registri di stato civile informatizzati tenuti dai Comuni, secondo un programma di integrazione da concludersi entro fine 2018. Ogni Comune, ad esclusione delle funzioni gestibili tramite l’ANPR, potrà conservare un data base locale di dati anagrafici dei propri residenti per lo svolgimento delle proprie funzioni, sincronizzato con i dati certificati contenuti nell’ANPR, solo fino al completamento dell’anagrafe nazionale”.
Secondo Galdi, alla luce di questo passaggio, le preoccupazioni maggiori sono legate alla fase di dispiegamento del nuovo sistema su tutti gli 8.047 Comuni italiani. E questo principalmente per tre motivazioni: innanzitutto “perché non si può pensare che i Comuni debbano mantenere un doppio canale per garantire l’operatività quotidiana e contemporaneamente auspicare quanto prima l’abbandono del data base locale”; inoltre “non si è ancora definito un adeguato programma formativo, né si è parlato di misure di assistenza tecnica, o di compensazione economica, richieste dal mercato, pena il rivalersi sul cliente finale, il Comune”.
Da qui l’invito di Galdi all’impegno da parte di tutti i soggetti “preposti all’implementazione del sistema, affinché venga rispettata la pianificazione”, senza però “sottovalutare le criticità che vengono affrontate in questa fase sperimentale, perché sono lo specchio di quello che potrebbe accadere, amplificato, al momento dell’effettivo subentro di tutti i 8.047 Comuni”, conclude il vice segretario generale. (gp)