• Marzo 18, 2013
di anci_admin

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Iniziativa 21 marzo – Primi (Borghi più belli d’Italia): “Pieno sostegno azione Anci per sblocco pagamenti”

“L’ associazione de ‘I Borghi piu’ belli d’Italia’, che associa ...

“L’ associazione de ‘I Borghi piu’ belli d’Italia’, che associa 215 piccoli comuni italiani nel segno della qualità e della bellezza sostIene con forza la posizione del presidente dell’Anci, sindaco di Reggio Emilia, Delrio che chiede di sbloccare i 9 miliardi che i comuni hanno in cassa per pagare le imprese che hanno eseguito o stanno eseguendo lavori o fornito servizi utili alla comunità”. Lo dichiara in una nota il presidente de ‘I Borghi più belli d’Italia, Fiorello Primi che evidenzia come “molte imprese rischiano di fallire proprio a causa del blocco dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni che, sembra, abbiano accumulato circa 150 miliardi di debiti nei loro confronti”.
“Per ogni impresa che chiude ci sono decine, centinaia di famiglie che entrano in crisi rischiando di piombare nel baratro della povertà e della disperazione. I Sindaci de I Borghi Più Belli d’Italia – prosegue Primi – rivendicano la possibilità di dare una piccola speranza a molti cittadini e piccole imprese che attraverso il recupero del credito possono guardare al futuro e mantenere i posti di lavoro”.
“L’ eliminazione del patto di stabilità per le spese di investimenti diventa un imperativo al quale il governo non può non dare una risposta positiva a breve termine per dare un minimo di respiro ad una economia sempre più asfittica che rischia di far morire ogni speranza di ripresa e di mantenimento di un livello di vita dignitoso per milioni di persone”, argomenta ancora il presidente del sodalizio.
Primi ricorda che “la spesa pubblica qualificata e qualificante nel campo degli investimenti in opere necessarie alla collettività (strade, scuole, patrimonio storico e artistico, prevenzione dal dissesto idrologico ecc..) e per servizi sociali essenziali (trasporti e mense per le scuole, servizi socio-assistenziali ecc.) non può essere ritenuta uno spreco e un debito quanto piuttosto un investimento per mantenere un livello dignitoso della qualità della vita della comunità”. (com/gp)