• Marzo 19, 2013
di anci_admin

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Iniziativa 21 Marzo – Anaepa, Confartigianato Edilizia conferma partecipazione

“L’edilizia, come noto, ha vissuto nel 2012 un  ulteriore anno difficilissimo, che ...

“L’edilizia, come noto, ha vissuto nel 2012 un  ulteriore anno difficilissimo, che si è concluso con un alto numero di attività cessate: su 894.028 aziende delle costruzioni ne abbiamo perse 61.844. E per le imprese artigiane (il 63,9% del totale) la crisi è stata ancora più grande, nel 2012 hanno chiuso infatti 54.832 costruttori artigiani, con un saldo negativo dell’1,96%. Ancora una volta quindi, si deve purtroppo evidenziare come il periodo di crisi economica non sia stato superato e lo scenario appaia tutt’altro che roseo”. Lo afferma il Presidente di Anaepa  – Confartigianato Edilizia, Arnaldo Redaelli in una lettera inviata al presidente dell’Anci con la quale aderisce alla “lodevole iniziativa assunta dall’Anci per lo sblocco dei pagamenti alle imprese e all’incontro pubblico previsto per giovedì 21 marzo a Roma”.
“A tali difficoltà economiche – si legge – allo smarrimento che tutti percepiscono per la volatilità del contesto, si unisce per l’imprenditore la difficoltà di leggere il buon senso negli atti e nei provvedimenti amministrativi che spesso generano tanta artificiosa complicazione”.
“Ciò rappresenta un aggravante ingiustificabile soprattutto per le imprese dell’artigianato, che sono prevalentemente “società di persone”, vale a dire che, qualsiasi cosa accada, gli imprenditori rispondono con il proprio patrimonio personale, facendosi carico, più di ogni altra realtà, del peso della crisi congiunturale pur di mantenere vivi i posti di lavoro”.
“Proprio per questo – sottolinea il presidente di Anaepa – l’iniziativa dell’Anci ci apre alla speranza. Il lavoro deve essere tutelato e giustamente pagato e deve essere pagato in tempi ragionevoli. La certezza di poter vantare i diritti maturati attraverso il lavoro è alla base della costruzione del futuro e, nello specifico, dell’organizzazione aziendale e la risposta della Pubblica Amministrazione che pretende servizi/lavori di qualità e paga tempestivamente deve essere la regola per permettere alle imprese sane di poter ancora partecipare ai contratti pubblici e arginare preoccupanti fenomeni di infiltrazioni criminali”.
“Oggi – conclude – le imprese, gli imprenditori, i lavoratori, hanno bisogno di trasparenza, semplicità, controlli e soprattutto regole certe e stabili, affinché tante pastoie non diventino alibi per chi opera nell’illegalità a danno di coloro che seriamente mettono in campo valori, risorse e impegno”. (com/fdm)