- Marzo 1, 2016
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Incontro territoriale di Anci Abruzzo, Lapenna: “Bene Unioni ma serve programmazione regionale”
Grande partecipazione all’incontro che si è tenuto ad Avezzano con i Sindaci dei Comuni...Grande partecipazione all’incontro che si è tenuto ad Avezzano con i Sindaci dei Comuni abruzzesi organizzato da Anci Abruzzo in collaborazione con Ifel e Gruppo24ore. Si è parlato di Legge di Stabilità e Milleproroghe e delle novità che questi due provvedimenti introducono. “Esprimo soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa – ha detto il presidente di Anci Abruzzo Luciano Lapenna – e la nutrita partecipazione al seminario evidenzia una necessità di ascolto delle difficoltà dei Comuni e la restituzione di un aiuto concreto alla loro attività amministrativa”. “Ringrazio Anci nazionale per la disponibilità a organizzare questi incontri alla presenza di esperti di finanza locale. In Abruzzo – ha proseguito Lapenna – dato il disagio di gestione economica dei piccoli Comuni, circa il 70% di essi si dichiara disponibile a forme associative ma, per far si che ciò si attui concretamente, occorre dar loro un sostegno economico reale. Chiediamo alla Regione una programmazione puntuale di tutto il territorio abruzzese dando attuazione al riordino per aree vaste, riordino previsto dalla riforma delle Province.”
Più tecnico e nel merito della Legge di Stabilità l’intervento del segretario generale Anci Veronica Nicotra che nello specifico ha introdotto il tema dei percorsi di trasformazione dei Comuni e delle Città. Alla nutrita platea di amministratori e tecnici, Nicotra ha spiegato l’impalcatura generale dell’ultima manovra, soffermandosi in particolare su due questioni principali, oggetto di lunga contrattazione con il Governo, ovvero la salvaguardia delle entrate dei comuni e il superamento del patto di stabilità. “Abbiamo evitato un ulteriore taglio ai comuni per il 2016, che pure era nelle prime bozze della finanziaria – ha puntualizzato – così come abbiamo ottenuto che l’abolizione dell’imposta sulla prima casa venisse compensata integralmente sul gettito effettivo 2015”.
Altra importante criticità, ossia quella della sicurezza dei territori che si amministrano è stata sollevata dal padrone di casa, il sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, che ha ospitato l’iniziativa: “Va riconosciuto ai Sindaci – ha detto – il ruolo di primo presidio istituzionale e di coesione sociale, rimarcando l’importanza di una legge sulla sicurezza urbana che dia ruolo e poteri effettivi ai sindaci per garantire maggiore percezione di sicurezza al cittadino”
Il vicepresidente Anci Nazionale e Sindaco di Chieti Umberto Di Primio ha invece sottolineato la necessità di "insistere sul Governo per lo sblocco assunzioni personale dei comuni. In modo da restituire il ruolo di programmazione degli organici per ottenere un ricambio generazionale, una maggiore motivazione e sinergia del personale con l’indirizzo politico"
Di carattere tecnico anche l’intervento del responsabile Finanza locale Anci Andrea Ferri: "Il nuovo assetto del patto – ha spiegato – riguarda la parte finanziaria e meno la parte tributaria, questa evoluzione è molto più accostata all’equilibrio di bilancio come lo intendiamo nella gestione ordinaria". Ferri ha poi ricordato come "negli ultimi 5 anni i comuni hanno assicurato un rilevante contributo (circa 12miliardi di euro n.d.r.) al risanamento della finanza pubblica, un contributo sproporzionato rispetto al loro peso sul comparto". Ora, con l’entrata in vigore dei nuovi saldi di bilancio previsti dalla legge 243/2012, che permettono un positivo ampliamento delle capacità di spesa comunali, si ripropone la necessità di modificare il meccanismo di governance della finanza locale, per far si che sia conciliato il processo di risanamento della finanza pubblica con le istanze autonomistiche dei comuni.
A concludere gli interventi è stato infine il responsabile delle politiche sul Personale di Anci Agostino Bultrini, che ha ricordato come il turn over del 25% del personale cessato nell’anno precedente (che non vale per le Unioni di Comuni), è “un laccio mortale per i comuni che Anci si sta impegnando ad allentare in un rapporto dialettico costante con il Governo”. (com/ef)