• Febbraio 7, 2024
di Redazione Anci

Sport

In Anci il primo incontro con l’AIA per protocollo contro atti violenti verso la classe arbitrale

Pella: "“Anci disponibile ad una campagna di sensibilizzazione per promuovere il rispetto verso gli arbitri"
In Anci il primo incontro con l’AIA per protocollo contro atti violenti verso la classe arbitrale

“Anci si rende disponibile a dare vita, attraverso un Protocollo d’intesa, ad una campagna di sensibilizzazione per promuovere il rispetto verso gli arbitri che svolgono un ruolo fondamentale nell’assicurare l’integrità e l’equità nelle competizioni sportive. Siamo felici d’intraprendere con l’AIA, un percorso comune per arginare in modo deciso la violenza sui campi di calcio, luoghi dove si pratica solo lo sport dei valori positivi di rispetto e fair play”. Lo dichiara il vicepresidente vicario dell’Anci, Roberto Pella, a margine dell’incontro di oggi nella sede dell’Associazione dove si sono incontrati lo stesso Pella, il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Carlo Pacifici, Stefano Archinà Componente del Comitato Nazionale Aia e Giuseppe Varacalli consigliere Nazionale Anci.
Tema dell’incontro le aggressioni alla classe arbitrale, soprattutto durante i campionati giovanili, dove molto spesso le vittime di questi gesti di violenza sono ragazzi e ragazze giovanissimi. “Quello delle aggressioni agli arbitri è un problema culturale che può essere battuto solo facendo fronte comune, con il mondo sportivo, con le scuole e le istituzioni”, ha aggiunto a tal proposito Roberto Pella.
Per il presidente AIA Carlo Pacifici “il nostro impegno per contrastare il fenomeno della violenza commessa ai danni degli arbitri prosegue senza sosta. In questo percorso stiamo coinvolgendo anche diverse realtà istituzionali, sportive e non, per mettere in atto azioni concrete. Con questo primo incontro con ANCI, che ringraziamo per la sensibilità dimostrata, abbiamo gettato le basi per giungere in tempi brevi alla sottoscrizione di un documento comune. La violenza deve essere combattuta non solo con le sanzioni, per le quali si sta lavorando per un inasprimento a livello legislativo, ma anche con la prevenzione ed una cultura sportiva caratterizzata dal rispetto”, conclude il presidente dell’AIA.