Imu – Corsera, il governo pensa a nuova tassa comunale che ingloba Tares e imposta registro

Una tassa di servizio comunale che ingloba Imu e Tares, diversa sia per basi di calcolo che per le aliquote, e con un nuovo sistema di detrazioni per i redditi bassi. E’ questa, secondo il Corriere della Sera, l’ipotesi cui sta lavorando il governo per ridisegnare la nuova Imu, come annunciato dal premier Letta nei suoi discorsi programmatici in Parlamento.
La nuova imposta – spiega il quotidiano di via Solferino – potrebbe assorbire anche la nuova tassa sui rifiuti, ed andrebbe interamente ai Comuni che, come per l’Imu, potrebbero modificare le aliquote in modo marginale. Nel nuovo balzello potrebbe rientrare anche una parte del gettito dell’imposta di registro, che potrebbe essere diminuita e poi, se ci saranno i margini, abolita del tutto.
Per evitare un aumento secco del carico fiscale per le famiglie, saranno modificati anche i  criteri di calcolo dell’imposta: la rendita catastale, l’attuale base imponibile, “potrebbe essere riconsiderata anche in funzione di un collegamento della riforma delle imposte sugli immobili con quella del catasto”, anticipa il Corriere.
Infine, novità anche per le detrazioni per i figli a carico, così da alleggerire il peso della futura tassa per le famiglie numerose. Ma vi è anche la possibilità che venga intodotta una sorta di franchigia che esenti dal pagamento dell’imposta i proprietari che hanno i redditi più bassi. (gp)