• Gennaio 21, 2014
di anci_admin

Comunicati FPC

Immobili – Cattaneo: “Comuni favorevoli a riqualificazione, ma niente operazioni ‘finanziarie’ gestite dal centro”

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“La partita della dismissione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico non è semplice e va giocata d’intesa tra Stato ed enti locali. In ogni caso i Comuni sono i più interessati al successo di un’operazione che deve puntare non solo ad obiettivi di risanamento, ma più di tutto a ‘migliorare’ il volto delle nostre città, anche grazie al coinvolgimento degli investitori privati”. Così Alessandro Cattaneo, vicepresidente vicario dell’Anci e delegato al Patrimonio immobiliare replica all’articolo pubblicato ieri sull’inserto Economia  del Corriere della Sera che indica i municipi come restii a “dismettere o valorizzare le loro proprietà che rappresentano vere e proprie riserve indiane”.
“I Comuni fanno parte a pieno titolo del gioco e vogliono recitare un ruolo da protagonisti, in un clima di collaborazione con tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Ma se l’obiettivo è solo quello di risanare il bilancio statale  – puntualizza Cattaneo – non si va da nessuna parte”.
Il vicepresidente Anci mette in guardia contro i rischi di una semplice operazione finanziaria: “Se lo Stato dismette solo per fare cassa, o si ricorre a Cassa Depositi e Prestiti in una sorta di ‘partita di giro’, la valorizzazione può diventare un ‘guscio vuoto’. Se l’obiettivo è invece di attrarre ‘moneta vera’ – aggiunge – non si può prescindere dai Comuni, cui non vanno riservati immobili poco appetibili, per definizione fuori dai ‘radar’ di interesse degli investitori privati”.
Per questo Cattaneo ribadisce il proprio no ad operazioni troppo ‘centraliste’. “Qualsiasi dismissione e riqualificazione destinata al successo non può essere gestita solo dal centro, oppure si contraddice la stessa logica federalista, secondo cui il governo delle comunità parte sempre e comunque dai territori”, chiosa il vice presidente Anci. (gp)