Immigrazione – Sindaco Lampedusa: “Serve verifica urgente su procedure Ue in Hotspot”

“Una verifica urgente dello stato di questo esperimento denominato ‘hotspot’ al fine di rilevare le   necessarie modifiche da apportare alle procedure imposte dall’Ue all’Italia”. E’ la richiesta avanzata al ministero dell’Interno dal sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini alla luce delle ripetute pacifiche  manifestazioni dei migranti eritrei sull’isola, dove è stato istituito  il primo hotspot d’Europa. 
“L’isola è luogo di primo soccorso e non può perdere il proprio ruolo per un esperimento inefficace imposto dall’Ue – ha aggiunto il primo cittadino -. Ancora una volta Lampedusa è il punto di sperimentazione delle politiche sui flussi migratori e non possiamo più permetterci il lusso di gravi errori sulla pelle dei migranti e di Lampedusa che ha  già pagato un caro prezzo negli anni passati”.
Fra i motivi della protesta le carenti informazioni ricevute nei centri circa le destinazioni stabilite dalle quote di ricollocamento, l’impossibilità per i migranti di esprimere preferenze tra i paesi di destinazione e le enormi difficoltà riscontrate nel richiedere il ricongiungimento al familiare che, dopo il soccorso, è stato trasferito in una struttura diversa o che già risiede in Europa.       
“Lampedusa si è ancora una volta fatta carico delle mancanze altrui – ha concluso Nicolini – ma la cosa più importante in questo momento è che l’hotspot pregiudica il naturale ruolo di primo porto sicuro per i  migranti soccorsi nel Canale di Sicilia”. (com/ef)