- Dicembre 23, 2013
Comunicati Stampa Anci
Immigrazione – Pighi, nei CIE violati diritti umani, servono risposte immediate
‘’Siamo di fronte ad una situazione di diffusa violazione dei diritti umani, dovut... ‘’Siamo di fronte ad una situazione di diffusa violazione dei diritti umani, dovuta ad una prolungata permanenza in condizioni non verificabili e ad una promiscuità nella convivenza di diverse tipologie di migranti. In questo senso, ogni iniziativa che accenda i riflettori su questa situazione è degna di considerazione e rispetto’’. E’ quanto dichiara Giorgio Pighi, Sindaco di Modena e Delegato ANCI all’immigrazione commentando i gravissimi fatti denunciati negli ultimi giorni dalla stampa in merito alle condizioni di vita nei CIE.
‘’Le risposte devono essere immediate – aggiunge – e andare nella direzione di una restituzione di questi luoghi alle comunita’ di cui fanno parte. Invece ad oggi siamo di fronte a veri e propri luoghi ‘extraterritoriali’: forse non tutti sanno che i Sindaci non possono entrare nei CIE liberamente. Partiamo da questo elementare dato di trasparenza, chiedendo che i Sindaci possano visitare le strutture, stabilire contatti diretti con i trattenuti, avvicinandoli alla comunita’ di cui non possono essere considerati un corpo estraneo’’.
‘’Questo vale per tutti, e a maggior ragione per tutte quelle persone, e sono tante, che hanno diritto a una protezione internazionale, per le quali e’ semplicemente inaccettabile che rimangano in un luogo di trattenimento anche un minuto in piu’ di quanto previsto dalle norme, che sono comunque da cambiare. Ma e’ altrettanto grave – sottolinea – per i cittadini stranieri che hanno scontato una pena in carcere, che il trattenimento nei CIE si trasformi in un sostanziale allungamento della pena ai fini della identificazione e successiva espulsione. L’identificazione puo’ e deve essere fatta durante il trattenimento in carcere’’.
‘’Ma queste sono cose note da tempo. Basti pensare che ancora non vengono recepite le indicazioni del Rapporto della Commissione De Mistura per le verifiche e le strategie dei Centri per gli immigrati (gennaio 2007), che chiedeva un progressivo svuotamento dei CIE (allora detti CTPA), in funzione di una revisione dell’intero sistema. Vanno dati segnali immediati, ma va anche messa in campo una revisione della Bossi – Fini, che richiede di essere profondamente aggiornata. Come ANCI – conclude Pighi – siamo disponibili a lavorarci fin da subito’’. (mt/com)