- Aprile 29, 2014
Notizie
Immigrazione – Pighi all’Adnkronos: “Intervenire, si rischia sindrome ‘invasione’”
Il "sistema complessivamente rischia di non reggere" e bisogna fare attenzione ed interven...Il "sistema complessivamente rischia di non reggere" e bisogna fare attenzione ed intervenire per evitare da parte della popolazione "una sindrome tipo ‘invasione’ con conseguenti azioni di rifiuto e rigetto" nei confronti degli immigrati. Lo afferma all’Adnkronos il sindaco di Modena, delegato Anci alla Sicurezza, Immigrazione e Legalità Giorgio Pighi, dopo l’allarme lanciato dal direttore centrale dell’Immigrazione e della polizia delle frontiere del Viminale, Giovanni Pinto, sulle stime legate a circa 800mila immigrati pronti a partire per le coste italiane.
Ok l’operazione ‘Mare Nostrum’, sottolinea il sindaco, secondo il quale però "i flussi massicci di arrivi" hanno creato difficoltà al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), finora organizzato in una prima fase di accoglienza e in una seconda fase concentrata sull’integrazione.
Di fronte alle migliaia di profughi in arrivo, le comunità organizzate con lo Sprar "si vedono, molte volte d’ufficio, consegnare persone, neppure compiutamente identificate, che si assommano a quelle già presenti nel Sistema".
Secondo l’esponente dell’Anci, il governo deve interessare l’Unione europea sul problema delle identificazioni: "La convenzione di Dublino mette in capo al paese in cui i migranti vengono rintracciati la loro identificazione e il riconoscimento dello status. Molti di questi migranti hanno parenti in altri Stati europei, vogliono raggiungerli, e rifiutano di farsi identificare qui in Italia".
"La situazione sta diventando molto pesante”, aggiunge Pighi, secondo il quale “in caso di flussi anomali, la convenzione prevede che Commissione Ue possa derogare alla regola dell’identificazione nel Paese in cui sono rintracciati per la prima volta. Noi chiediamo al governo – conclude il sindaco di Modena – di prendere questa decisione perché il sistema rischia di non reggere". Non solo. "Bisogna organizzare una prima accoglienza, subito dopo lo sbarco" e individuare dei centri regionali coinvolgendo "le Regioni per lavorare a smistare i migranti sul territorio". (com/ef)