- Ottobre 1, 2015
Comunicati Stampa Anci
Immigrazione – Melini: Al via la Commissione decentrata
‘‘Non siamo il fanalino di coda di questa Italia in continua emergenza immigrazione, i C...‘‘Non siamo il fanalino di coda di questa Italia in continua emergenza immigrazione, i Comuni rappresentano oggi l’unica risposta concreta affinche’ l’emergenza diventi accoglienza, tollerabile accoglienza. Per questo, la Commissione Immigrazione e Accoglienza ha scelto di riunirsi in Puglia, a Bari, in una delle regioni e citta’ simbolo della iniquita’ del sistema emergenziale sia a livello nazionale che europeo’‘. Cosi’ il Presidente della Commissione Immigrazione e Accoglienza dell’ANCI, consigliere comunale di Bari, Irma Melini, annuncia le sue proposte alla Commissione che si terra’ il prossimo giovedi’ 8 ottobre, alle ore 14, nella sala del Consiglio regionale della Puglia. ‘‘Concordo con il Ministro Gentiloni e con il Presidente Fassino sulla importanza della modifica del regolamento Dublino III, cosi’ come di un maggiore coinvolgimento dei Comuni italiani nella rete di accoglienza per i rifugiati politici, SPRAR. Molti sono i passi in avanti fatti, fondamentale il contributo dell’Anci, ma ancora oggi sono poco piu’ di 800 su 8.092 le Amministrazioni, che su base volontaria vi hanno aderito, troppo poche rispetto al crescente numero di migranti. Diversi i punti che intendo approfondire in sede di Commissione con i Colleghi direttamente interessati a far si’ che i tempi di valutazione delle richieste di asilo siano decisamente piu’ brevi e che sia garantita la sostenibilita’ del sistema per tutti noi. In primis, e’ importante distinguere fra esseri umani che sfuggono a guerre e persecuzioni da semplici migranti economici; occorre che tutte le Regioni si dotino obbligatoriamente di almeno una Hub per la prima accoglienza; che il Ministero provveda ad aumentare significativamente le Commissioni territoriali (evidentemente insufficiente quanto fatto nel 2014) e che i componenti delle stesse siano qualificati cosi’ da smaltire le pratiche in tempi brevi. In merito sarebbe opportuno anche valutare di reimpiegare parte del personale delle ex Province invece che rivolgerci a consulenti esterni (parliamo di 27.000 dipendenti ed altri 7.000 di polizia provinciale gia’ pagati dallo Stato). Importante il tema sollevato in sede di Direttivo nazionale di prevedere un sistema piu’ snello per smaltire la mole dei ricorsi avverso il diniego di asilo, che oggi sono il nuovo business per far restare i migranti altri giorni nelle strutture di accoglienza. Sempre nella fase di prima accoglienza sarebbe opportuno un corridoio preferenziale per i minori stranieri non accompagnati, cosi’ da evitare fenomeni di tratta e adozione clandestina, come sarebbe opportuno agevolare l’affido temporaneo nelle famiglie italiane. Per quanto concerne la seconda accoglienza e’ fondamentale quindi che il maggior numero di Comuni aderiscano alla rete SPRAR, in base a concreti indicatori di selezione anagrafica, economica e sociale cosi’ da addivenire ad una giusta perequazione del numero di migranti sul territorio nazionale; in questa maniera passeremmo da un sistema emergenziale ad un sistema di accoglienza ed integrazione, anche attraverso lavori socialmente utili’‘.